I mesi del primo lockdown hanno visto aumentare il fatturato dell’azienda familiare di Marene fondata nel lontano 1946. L’Economia di comunione ne è la stella polare.
di Paolo Ragazzo
pubblicato sulla rivista di Confindustria Cuneo "Made in Cuneo" n. 02/21
«In piena pandemia da Covid-19, c’è stato richiesto uno sforzo importante per investire sulla lavorazione dell’alluminio; un vero e proprio bivio per la nostra azienda che ha richiesto di assumerci dei rischi, ma che abbiamo deciso consapevolmente di correre, attrezzando una linea dismessa. Ciò ha comportato l’assunzione di nuovo personale e lo abbiamo selezionato tra i più bisognosi in cerca di occupazione e “gente ai margini”. Ci siamo fidati della Provvidenza e siamo stati premiati dai numeri, con il fatturato cresciuto del 50%. Ecco cosa può succedere quando si mettono le persone al centro di un progetto, facendole sentire parte integrante di esso». Livio Bertola, presidente e amministratore delegato della Bertola srldi Marene, azienda specializzata nella cromatura e nei trattamenti galvanici, non trattiene l’euforia nel raccontare come l’azienda abbia trasformato in realtà proprio quel principio guida per cui lui stesso si batte da tutta una vita: valorizzare la “cultura del dare” all’interno della propria impresa, con atti concreti.