Consumo Critico

Into the LABel, dentro l’etichetta

è una azione collettiva di consumo responsabile e un esercizio di democrazia economica. Promosso dai giovani della Costituente EdC, Into the LABel nasce da un incontro con l’economista Luigino Bruni, coordinatore internazionale del progetto Economia di Comunione, sul rapporto tra mercato e democrazia, responsabilità civile, impresa e cittadini.

La responsabilità civile nelle scelte di consumo chiede alle persone di considerare non solo il prezzo o la qualità percepita del prodotto ma anche il suo valore sociale determinato dalle caratteristiche della filiera e del processo produttivo. Una complessità di etiche e convenienze economiche che si celano dietro la spesa quotidiana e che richiedono una consapevolezza critica riguardo le politiche aziendali: modelli di business, processi interni, gestione dei rapporti con dipendenti e fornitori, impatto ambientale

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A partire dalla metafora del voto col portafoglio, strumento efficace per indicare la responsabilità civile nelle scelte di acquisto e il potere dei consumatori nell’orientare il comportamento delle imprese, Into the LABel è una iniziativa in cui i cittadini-consumatori sono protagonisti di una giornata elettorale condensata in due ore in cui alcuni prodotti, opportunamente scelti per categorie, sono presentati come candidati da votare, mediante l’acquisto, sulla base dei differenti programmi cioè i dati raccolti e condivisi dagli organizzatori dell’evento dopo uno studio approfondito di informazioni pubblicate (siti-web, bilanci di sostenibilità, articoli, inchieste) circa trasparenza, filiera produttiva, prezzo, sostenibilità ambientale, responsabilità sociale, sede legale e forma societaria. La scelta concreta è accompagnata dal gesto democratico simbolo di responsabilità politica: una X sul prodotto acquistato e la scheda nell’urna. L’esperimento si conclude con la raccolta dei dati, elaborazione e comunicazione dei risultati.

Into the LABel è quindi un esercizio di democrazia economica, collettivo e replicabile. Un laboratorio di partecipazione e riflessione in cui condividere strumenti utili per leggere dentro le etichette anche le “calorie morali” e gli “zuccheri etici” dei prodotti. Un esperimento di consumo critico dal finale non scontato ma aderente alla realtà per restituire spazi di democrazia all’interno del mercato.

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Into the LABel International #1!

Si è svolto alla Coop di Castel Gandolfo (RM) l' 11 maggio, quello che vuole essere il primo di una lunga serie di eventi"Into the LABel": dalla nostra inviata, ampie pennellate su un pomeriggio insieme

di Francesca Giglio

190511 IntotheLABel01 Castel Gandolfo 07 ridSarà stata l’ampia partecipazione giovanile: è sempre bello e incoraggiante vedere tanti giovani curiosi, informati, proattivi, coinvolti in prima linea in progetti ed azioni di responsabilità. O forse, il radicato carattere internazionale: seppur preceduta da un paio di anteprime nazionali all’interno di due eventi importanti, questo era il via ufficiale per “replicare” l’iniziativa in tante altre città del mondo, adattandola anche a diversi contesti e, oltre al pubblico presente, numerose sono state anche le visualizzazioni dell’evento trasmesso in streaming. O ancora perché, nel mezzo del laboratorio, ad arricchire il tutto, in quel pomeriggio di Maggio, è risuonato forte anche il grandioso invito di Papa Francesco al mondo giovanile di economisti, imprenditori e agenti di cambiamento, per lavorare seriamente su un patto globale verso un'economia più giusta, sostenibile ed inclusiva.

Difficile scindere i vari perché! Sta di fatto che il Laboratorio Into the LABel, svoltosi sabato scorso nella Coop di Castelgandolfo, aveva con sé fermento ed entusiasmo particolarmente contagiosi, ed è stata una festa della gente, della democrazia economica, della libertà concreta, dell’azione, dell'impegno, della coerenza tra il dire e il fare!

Riprendendo una delle riflessioni del prof. Luigino Bruni, siamo abituati a pensare a (e lottare per) grandi principi morali di pace, fratellanza, nella politica, o in altri grandi ambiti...tutti valori fondamentali, certo, ma con questa azione si vuole ricordare che il nostro impegno deve esser dirottato anche verso quelle scelte 190511 IntotheLABel01 Castel Gandolfo 01 ridquotidiane che possono apparire di minore portata, ma che sono in realtà di eguali importanza ed impatto: il mondo, infatti, si comincia a cambiare anche tra gli scaffali di un supermercato, approfondendo tutto ciò che è dietro all'etica che segue un'azienda piuttosto che un'altra, e poi, scegliendo ed acquistando in modo informato e responsabile.

L'iniziativa è promossa dai Giovani della Costituente EdC Italia, Giovani per un Mondo Unito e United World Project - all'interno del contesto Pathway for a United World che lancerà eventi internazionali per 6 anni, esordendo quest'anno con azioni intorno al tema economico e con un primo focus proprio sul Consumo Critico. Tra buste della spesa, brochures informative e scheda elettorale da distribuire ai passanti, alcuni giovani hanno anche messo in scena piccoli dibattiti, incarnando i diversi marchi ed un “consumatore informato”, in grado di far entrare al meglio il pubblico dentro alle varie practices delle diverse imprese, scelte sulla base del posizionamento di mercato o altri criteri distintivi.

190511 IntotheLABel01 Castel Gandolfo 06 ridI partecipanti dovevano infatti votare, mettendo nel carrello della spesa, almeno uno dei 15 prodotti del paniere di 5 categorie (tonno, caffè, aranciata, cioccolato e pasta), tutti analizzati secondo 5 criteri che riguardano l’aspetto sociale del lavoro (rapporti con fornitori, dipendenti e tutti gli stakeholders), la tracciabilità della filiera, la sede legale, la fascia di prezzo e ovviamente il livello di sostenibilità ambientale: come ben specifica Luca Fiorani, presente all’evento e coordinatore di EcoOne, (realtà che dal 1998 promuove iniziative in tema ambientale): "senza un cambiamento totale dell’economia non si riuscirà a salvaguardare l’ecologia e viceversa, senza una conversione economica dell’ecologia non si potrà cambiare questo pianeta". L’etimologia in fondo ci ricorda che la radice è la stessa! Salvaguardia della “casa comune” e di chi la abita vuol dire essere in guardia contro ogni cultura dello scarto, umano e degli oggetti: in entrambi i casi realmente dannosa per il mondo. Ancora una volta Papa Francesco, nella sua meravigliosa Laudato Sii, ha molto da dire in questo senso...

Esercitando un atto di democrazia economica, attraverso questa sorta di election day, non si vuole banalizzare quanto avviene nella scena politica, quanto piuttosto enfatizzare la relazione profonda tra democrazia e mercato, sensibilizzare su dinamiche spesso poco conosciute dietro ai prodotti che acquistiamo, parlare di diritti, libertà e doveri, nei confronti di lavoro, mondo pubblico, ambiente.

La riflessione fatta non vuole condurre ad una classificazione di prodotti buoni o cattivi, ma sottolineare che nell’etica, aziendale e personale, ci sono tante 190511 IntotheLABel01 Castel Gandolfo 03 ridsfumature. Pertanto non è un esercizio di vincitori o perdenti ma di consapevolezza al momento dell’acquisto. Difatti, per ogni categoria non c’è stata una maggioranza netta di voti: se alcuni continuano a comprare sulla base di gusti e routine, altri, più stimolati dai 5 indicatori, sono andati oltre a logiche abitudinarie ed hanno voluto approfondire e “premiare” imprese più vicine ai loro valori.

Il laboratorio vuole innescare un meccanismo per combattere un consumo bulimico e incosciente; un gesto piccolo ma profetico, fondato su un autentico atto d’amore e tutela per il Creato. E’ una strada per cambiare radicalmente il modello che ha grandi ripercussioni perché utile a “raffinare” in primis la propria mentalità e la propria azione.

Una bella sintesi finale viene da alcuni feedback di chi ha preso parte all’iniziativa: Rita, dal Libano, ad esempio, riassume dicendo: "il laboratorio è interessante perché fa ben capire il potere che abbiamo: sempre più gente ormai si proclama “difensore di un’economia sostenibile” e ciò è positivo, poiché abbiamo capito in tanti che non è più solo un'utopia ma che, lavorandoci su, è qualcosa di possibile. Con azioni concrete come questa, però, si fa un passo in avanti: posso vivere come dico di voler vivere!"

Continuiamo a chiedere responsabilità ai "grandi della terra", ma è tempo di capire che la responsabilità è anche la nostra! E' tempo di far combaciare le parole con un vero stile di vita!

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