il quotidiano nell'esperienza EdC
- Antonella Ferrucci
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#Covid-19 e EdC - Venezuela: dall'amore la creatività per continuare a intraprendere
La storia di Rosa e Oscar, imprenditori Edc venezuelani: dalla piena fiducia nel "Socio nascosto" nasce la creatività che mantiene viva l'azienda e preserva i posti di lavoro in un tempo di piena emergenza economica e sociale
raccolto da: Lourdes Hercules
Il mio nome è Rosa e sono Venezuelana. Insieme a mio marito Oscar da qualche anno gestiamo una piccola impresa nella città di Maracaibo (nell'ovest del Venezuela) la cui funzione principale, tra altri servizi, è il taglio e l'incisione laser. L'azienda si chiama GALOC LASER, e il mio compito è quello di gestire l'amministrazione e l'organizzazione del business, così come le ricerche di mercato e le vendite. E' davvero una sfida!
Gestire un'impresa in una città dall'economia quasi distrutta, con una costante mega-svalutazione della moneta prodotta da un'iper-inflazione crescente e protratta da anni, un'agenzia governativa spietata e fuori legge, politiche pubbliche e fiscali instabili e negative, e una serie di ostacoli che ti portano a pensare che proprio non si può, non c'è niente da fare. Ma, con la nostra fede in Dio e nella sua provvidenza, il poter donare il nostro granello di sabbia e costruire un mondo basato sul lavoro dignitoso, contribuire allo sviluppo umano ed economico, ci sostiene e ci dà la forza di continuare. Ho deciso di scrivere queste righe per raccontare un po' i miracoli dell'Amore e l'esperienza di un'economia di comunione, che dà colore giorno dopo giorno al nostro lavoro in un Paese immerso nell'oscurità e nel dolore.
Prima della pandemia avevamo cinque dipendenti, ma con la crisi del carburante, il crollo dei trasporti in città e le norme di protezione del COVID-19, il giro di affari stava diminuendo e rischiavamo di chiudere il laboratorio. Con Carlos, oltre a gestire l'attività, abbiamo preso le redini del lavoro operativo. Un giorno ci siamo resi conto che, dopo due settimane senza aver prodotto nulla, la nostra economia stava crollando. Ovviamente, con questa situazione, anche l'aiuto che davamo alle nostre famiglie attraverso il nostro reddito stava diminuendo, così come l'impegno di pagare i nostri lavoratori che dipendevano dal loro lavoro per il loro sostentamento.
La domanda è sorta immediatamente: cosa fare? Di fronte a questa realtà, la prima cosa da fare era chiedere a Dio di aiutarci a capire cosa fare. Il suo aiuto non ha tardato ad arrivare: come prima cosa dovevamo avere un atteggiamento positivo verso questa nuova realtà e cercare di generare nuove strategie di mercato. Pensando a questo, abbiamo iniziato a offrire prodotti e servizi via internet. All'inizio, ciò che è iniziato come una strategia per generare reddito, si è trasformato in un'opportunità per portare gioia, messaggi positivi, disegni innovativi per gli imprenditori che hanno richiesto i nostri prodotti e diverse opportunità di business per i nostri collaboratori, attivando una creatività collettiva a beneficio di tutti.
Ed è qui che sono cominciati (come li chiamiamo Oscar ed io): i "miracoli dell'Amore di Dio". Per esempio: riuscire a pagare lo stipendio ai nostri dipendenti, anche quando non erano in grado di venire fisicamente al lavoro. Aiutare in modo concreto con l'acquisto di cibo alcune famiglie e membri della comunità in difficoltà. Mettere a disposizione alcuni dei nostri prodotti, a costo zero, per collaborare a campagne di raccolta fondi per l'acquisto di medicinali e cure, soprattutto per i bambini con alcune particolari situazioni di salute. Essere a volte mentori per progetti di imprenditorialità attraverso discorsi motivazionali e guida per le persone che vogliono iniziare un'attività e sono pieni di paure e dubbi. Generare posti di lavoro alternativi per persone che avevano perso il lavoro a causa della situazione pandemica che ha finito con l'aggravare la situazione che si stava già vivendo in Venezuela. Offrire alleanze con la concorrenza e creare squadre di supporto per riattivare l'economia della nostra città. Attualmente offriamo 4 stipendi fissi a part-time ai giovani della nostra officina, nell'area del design, della fotografia e della manipolazione di macchinari.
Attualmente il grande capitale di GALOC LASER sono i nostri clienti, fornitori, distributori, con i quali non c'è solo un rapporto di lavoro, ma abbiamo costruito legami di amicizia fraterna, che aiuta la collaborazione tra tutti. Poco tempo fa abbiamo ricevuto gratuitamente un banco da lavoro che veniva venduto da una persona che ci conosce. Era un tavolo di cui avevamo davvero bisogno e quando la persona ha saputo che ci serviva, la sua reazione è stata: voglio donarlo, perché so che ne farete un buon uso. Abbiamo anche ricevuto dalla "provvidenza" una stampante a inchiostro che non avevamo, e recentemente grazie al nostro lavoro, abbiamo potuto acquistare un plotter per il taglio del vinile, per offrire un nuovo servizio per il quale avevamo una richiesta e che era stata impossibile da concretizzare. Tutto questo ci dà la certezza che in mezzo a questa tempesta, Dio sta lavorando e sta portando avanti la nostra azienda. C'è ancora molta strada da fare, ma con la certezza che Dio ci accompagna e ci prende per mano.
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