La crisi della pandemia ha fatto riscoprire la lezione del grande economista John Maynard Keynes. Un recente libro di Luciano Canova risponde all’intuizione del professor Pierluigi Porta di offrire un conoscenza accessibile a tutti
di Tommaso Reggiani
pubblicato su Città Nuova il 24/07/20202
Per parlare del libro scritto da Luciano Canova Quando l’oceano si arrabbia. Keynes per chi non l’ha mai letto bisogna risalire ad una intuizione di Pier Luigi Porta, una grande economista italiano scomparso nel 2016. Allo studioso cosmopolita, cofondatore dell’Università Bicocca di Milano, la Scuola di economia civile ha dedicato un interessante corso on line di Storia del pensiero economico.
Ci sono, infatti, professori e maestri. I professori hanno ambizioni bene definite, concrete, affilate. Pubblicare un libro di successo, essere presenti nei talk-show televisivi, essere invitati ad eleganti congressi internazionali.
I grandi maestri (i maestri non possono che essere grandi, i professori sono al massimo famosi) sono personaggi sempre singolari (unici!), non si fanno ingabbiare in categorie e definizioni. I loro obiettivi sono strani, sfuocati, per certi versi apparentemente effimeri.
Ho avuto la fortuna di incontrare un maestro durante gli anni dell’università, e come tutti i veri maestri il suo sogno “scientifico” (sogno, non obiettivo) era del tutto particolare. Ora, dovete immaginare il maestro Pier Luigi Porta – alto, distinto, austero – come direbbe un mio amico – e cortese in senso British. Avete in mente il prototipo dell’artista? Ecco, lui, il contrario.
Un giorno si parlava un po’ del più e del meno e mi confidò: «Ho un sogno prima di andare in pensione, seguire una tesi di dottorato su Keynes». Io risposi: «Beh, non mi pare un sogno cosi irrealizzabile». È come dire che un professore di teologia aspiri a seguire una tesi su san Francesco. Con un sorriso pieno di entusiasmo continuò: «Sì Tommy, vero. Ma io ho in mente ben altro. Seguire una tesi di dottorato di uno studente del Dams di Bologna, un aspirante regista, che sfoci in una sceneggiatura per un film sulla vita di Keynes. Il suo era un pensiero non una teoria. Keynes può essere solo raccontato non spiegato».
Il maestro instillava la voglia di conoscere l’economia (e la sua storia) offrendo questi scorci, capaci di spalancare l’orizzonte delle pagine dei manuali scritti dai professori. Questo sogno purtroppo non si è realizzato. Secondo me non è un caso che un recentissimo e gran bel libro sulla vicenda di Keynes sia stato scritto da Luciano Canova, uno studente e amico di Pier Luigi Porta. Non so se Luciano conoscesse questo suo sogno, ma il libro si intitola Quando l’oceano si arrabbia. Un titolo per un romanzo, non per un libro di economia.
Il testo di Luciano – che di professione è economista – non è materia direttamente spendibile per la sceneggiatura di un film, ma va esattamente in quella direzione. È un ottimo volume divulgativo accessibile a tutti, basato su una ricca serie di fonti scientifiche di livello internazionale. Ben organizzate e miscelate, ci consente di conoscere la vicenda di Keynes a tutto tondo. Spaziando dai suoi contributi scientifici, alcuni dei quali sono dei totem della macroeconomia moderna, al suo vissuto personale. Un percorso avvincente che ci parla di Keynes, ma che inevitabilmente ci narra dell’economia tutta. Della sua bellezza e del grande contributo civile che essa può ed è chiamata a generare.
Tre note per concludere. La prima, Keynes non è mai stato professore. Fu bocciato. A volte i maestri hanno vita davvero dura. La seconda, avrei voluto essere una mosca per poter assistere ai colloqui fra Pier Luigi Porta e lo studente del Dams di Bologna. Sono sicuro che il “the making of” sarebbe stato spassoso e pieno di sapere quanto il film.
La terza, Canova ha concluso la stesura del libro durante il lockdown e ha deciso di devolvere tutti gli introiti generati dai diritti d’autore all’Ospedale di Bergamo. Tanti citano lo spirito civico di Keynes. Luciano lo racconta e lo pratica. Cosa davvero rara.