Progetti di contrasto alla povertà AMU

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Progetti di contrasto alla povertà AMU

Le imprese che aderiscono all’EdC condividono i propri utili annuali per tre finalità: progetti di sviluppo e assistenza a favore di persone in necessità, percorsi di formazione alla cultura del dare, consolidamento e crescita dell’impresa.

Per la prima di queste finalità, EdC collabora strettamente con AMU - Azione per un Mondo Unito ONLUS, la quale gestisce parte degli utili messi in comune dalle imprese, per realizzare progetti di sviluppo che restituiscano lavoro e dignità a persone in condizioni di vulnerabilità sociale ed economica.

Insieme sviluppiamo e realizziamo progetti per l’avvio ed il consolidamento di attività produttive ad elevato impatto sociale, che creino nuova occupazione per persone in condizioni di vulnerabilità. In questo modo, persone che altrimenti dipenderebbero dall'aiuto esterno hanno l'opportunità di migliorare e valorizzare le proprie competenze lavorative, arrivando a guadagnare con il proprio lavoro il giusto compenso che consenta a loro e alle loro famiglie di vivere degnamente.

I progetti partono sempre dalle proposte delle nostre associazioni partner locali che, ispirandosi ai valori dell'EdC, lavorano a stretto contatto con le situazioni di miseria nel mondo.

L’esperienza maturata sul campo e i valori alla base del nostro lavoro hanno consentito di sviluppare in questi anni quello che definiamo “sviluppo di comunione”: una prospettiva di sviluppo fondata sulla capacità di ciascuno di donare qualcosa di sé e dei beni a propria disposizione, anche in condizioni di grave necessità. Per questo in ogni progetto prevediamo forme e strumenti specifici per attuare la reciprocità del dono, segno di protagonismo da parte delle persone coinvolte e garanzia di un genuino percorso di sviluppo umano integrale.

Bilancio sociale

A giugno 2023 AMU ha pubblicato il Bilancio Sociale 2022, lo strumento che intende comunicare con incisività e sincerità la vita del' associazione, l’impegno di soci e collaboratori, gli impatti del suo lavoro, ma soprattutto mantenere viva e diffondere la tensione verso un Mondo Unito.

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#AMU - Siria: RestarT, Ripartire per Restare

RestarT, un progetto per creare opportunità lavorative adeguate all’attuale mercato siriano.

fonte: AMU

La crisi siriana ha avuto inizio il 15 marzo 2011. Da quella data sono seguiti anni di guerra che hanno martoriato il Paese e hanno portato gravi ripercussioni psicologiche, economiche e sociali. 

Senza prospettive di ricostruzione o di ripresa economica le famiglie hanno visto peggiorare le loro condizioni, si stima che il 90% della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà e che siano molti i siriani che non riescono a soddisfare i bisogni primari.

Da questo contesto nasce l’idea di avviare un progetto per creare opportunità lavorative adeguate all’attuale mercato siriano e in grado di garantire un reddito minimo alle persone.

Il progetto RestarT (Ripartire per Restare) è rivolto a chi ha esperienza nel campo delle attività produttive e/o commerciali, ma ora è disoccupato. In questo modo, chi ha un progetto avrà un sostegno per realizzarlo, migliorare le sue condizioni economiche e, rimanendo in Siria, contribuire alla ricostruzione del Paese dopo la guerra.

Si partirà da un nucleo di 30 progetti nella città di Homs.

I beneficiari non riceveranno denaro, ma beni strumentali e tutto il necessario per avviare la propria attività. Al momento della restituzione ogni beneficiario restituirà il 50% di quanto ricevuto, sotto forma di denaro per poter elargire altri crediti per altri progetti, dopo l’iter di formazione e verifica.

Il restante credito verrà restituito in un Fondo di reciprocità che non avrà caratteristiche monetarie, bensì di beni e servizi che i beneficiari si impegnano a offrire alla comunità.  Ciascuno potrà proporre ad esempio di offrire un posto di lavoro ad una persona in difficoltà oppure offrire gratuitamente corsi di formazione nel proprio ambito, in modo da aiutare chi ne ha bisogno per attivare o migliorare la propria attività (corsi di cucito, di cucina, di agricoltura, ecc.).

Attività previste 

  • Indagine preliminare su circa 150 proposte di progetto (raccolte attraverso le interviste del progetto bi-SOGNI);
  • studio di fattibilità e selezione di 30 progetti localizzati a Homs
  • formazione ai responsabili dei 30 progetti selezionati sulla gestione delle attività generatrici di reddito, sulla cultura di comunione e sulla reciprocità;
  • formazione sulla metodologia del credito prevista, sul contratto e sul programma di partecipazione al progetto;
  • erogazione del credito alle singole attività generatrici di reddito (attraverso la consegna dei beni ed equipaggiamenti necessari), a seconda dell’importo concordato a seguito dello studio di fattibilità;
  • visite individuali quindicinali per supporto tecnico e motivazionale, per il monitoraggio dei progetti e del rimborso del credito;
  • incontri formativi fra i partecipanti, per generare l’opportunità di una formazione tra pari, attraverso l’ascolto reciproco delle esperienze.
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