Il 7 dicembre 2022, una iniziativa di The Economy of Francesco a sostegno delle giovani iraniane, la Maratona di lettura Shahrazad: ars narrandi, ars vivendi.
Una manifestazione promossa dalle giovani e dai giovani di EoF per esprimere solidarietà e vicinanza alle donne iraniane, in occasione della mobilitazione indetta dagli attivisti iraniani dal 5 al 7 dicembre, giorno in cui in Iran si festeggia il ‘giorno dello studente’. E proprio in occasione del 7 dicembre, i giovani e le giovani di EoF si impegneranno in una iniziativa che in 24 ore dall’Italia, India e Costa d’Avorio, Australia, Guatemala, USA, li vedrà impegnati in una maratona in cui a turno leggeranno, in diverse lingue, la celebre raccolta di racconti orientali Mille e una Notte.
«Abbiamo assistito a 3 mesi di proteste di piazza che si sono susseguite dalla morte di Mahsa Amini, la ventiduenne curda accusata, lo scorso 16 settembre, dalla polizia morale di Teheran di non indossare correttamente il velo»
– raccontano le giovani di EoF. Da quel giorno un'ondata di manifestazioni, represse nel sangue, ha attraversato il Paese fino a raggiungere l’intera comunità internazionale.
«Alcune di noi hanno aderito alla protesta delle donne iraniane imitando quel gesto inequivocabile e coraggioso: tagliare una ciocca di capelli».
Un'usanza della cultura curda (ndr. tagliarsi i capelli in segno di lutto) è diventata un simbolo di rabbia, un urlo disperato che pretende cambiamento, un taglio netto che diventa metafora di quanto in Iran è da sempre reciso: parole, libertà, diritti.
«Oggi – continuano le giovani economiste e imprenditrici del mondo - abbiamo sentiamo il dovere di metterci accanto alle donne iraniane che stanno lottando per la loro libertà e accanto a tutti i giovani che stanno provando – rischiando la loro vita - a costruire un futuro migliore. E lo faremo utilizzando le parole, leggendo Mille e Una Notte, per sottolineare la capacità salvifica della parola, il diritto di parlare e protestare».
L’espediente narrativo di questa raccolta, inoltre, ricorda che la narrazione è anche un luogo dove recarsi per provare a sconfiggere la morte: ars narrandi, ars vivendi. Le donne hanno una particolare familiarità con le parole, perché hanno una intimità speciale con la vita. Le donne ci hanno insegnato le prime parole: che siano ancora le donne a generare le necessarie parole prime del mondo nuovo che deve nascere.