È assolutamente indispensabile che il principio di gratuità venga posto al centro del dibattito sull’economia e sul mercato
di Luigino Bruni
pubblicato nella sezione sull'Educazione al Consumo Consapevole die-coop
Luigino Bruni: Se una persona in difficoltà viene aiutata, ma non si sente stimata e rispettata, si comporterà in modo opportunistico
Per parlare di sobrietà di consumo responsabile è necessario partire da una parola scomoda, oggi emarginata e combattuta ma senza della quale non è possibile fare alcun discorso sulla sobrietà e sul consumo critico: è la parola povertà. La parola povertà non è infatti, nella cultura cristiana e occidentale, associata ad un male assoluto: ci sono parole che sono sempre e solo negative: menzogna, violenza, razzismo… La povertà non è una di queste, poiché se c’è una povertà subita e non scelta, che significa esclusione e indigenza, c’è anche una povertà scelta e voluta, che nasce da una esigenza interiore e spirituale di liberarsi dalle merci per circondarsi di beni, tra cui soprattutto i beni relazionali.