Il prossimo 25 gennaio al Polo Lionello Bonfanti di Figline e Incisa Valdarno (FI), un evento che nasce nell'ambito del percorso DSC attualmente in corso, dal titolo:
La speranza, risorsa essenziale di ogni comunità
La dimensione economico-sociale del Giubileo e le sue radici bibliche
«Santificherete il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e ognuno di voi tornerà nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non seminerete e non raccoglierete quello che i campi produrranno da sé e non vendemmierete le vigne non potate. Poiché è il giubileo; esso vi sarà sacro; mangerete il prodotto che vi daranno i campi. In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà in possesso del suo». (Levitico 25,10-13)
Nel 2025 la Chiesa Cattolica, e l’umanità tutta, celebra il Giubileo ordinario, un evento che riempie i cuori di speranza. Il “giubileo” risale a un’antica tradizione giudaica, quando il suono di un corno di ariete (in ebraico yobel) ogni quarantanove anni ne annunciava uno di clemenza e liberazione per tutto il popolo (cfr Lv 25,10). Questo solenne appello doveva idealmente riecheggiare per tutto il mondo (cfr Lv 25,9), per ristabilire la giustizia di Dio in diversi ambiti della vita: nell’uso della terra, nel possesso dei beni, nella relazione con il prossimo, soprattutto nei confronti dei più poveri e di chi era caduto in disgrazia. Il suono del corno ricordava a tutto il popolo, a chi era ricco e a chi si era impoverito, che nessuna persona viene al mondo per essere oppressa: siamo fratelli e sorelle, figli dello stesso Padre, nati per essere liberi (cfr Lv 25,17.25.43.46.55). Ricorda l'economista Luigino Bruni:
«Nella Bibbia il giubileo era anche e soprattutto una faccenda sociale ed economica; riguardava il rapporto del popolo col suo Dio, ma nell’umanesimo biblico la fede in Dio è immediatamente etica, la religione diventa subito società ed economia, quindi debiti, terra, proprietà, giustizia. Quel settimo giorno diverso, quel settimo anno speciale, quel grande giubileo sono vocazione e chiamata di tutti i giorni di tutti gli anni normali. Far riposare animali e terra, non lavorare, liberare gli schiavi e restituire la terra, sebbene accadano in un solo giorno, in un solo anno, hanno un valore infinito. Anche se in molti giorni e in molti anni siamo sotto le leggi ordinarie ferree dei mercati e della forza, anche se in quasi tutti i giorni di quasi tutti gli anni non siamo capaci di uguaglianza, libertà e fraternità cosmica, quel “quasi” custodito dalla Bibbia ci dice qualcosa di decisivo: non siamo condannati per sempre alle leggi dei più forti e dei più ricchi, perché se siamo capaci di immaginare e proclamare un «giorno diverso del Signore» (Isaia 61,1), allora quella terra promessa potrà diventare la nostra terra. Lo shabbat non è l’eccezione ad una regola, è il suo compimento; il Giubileo non è l’anno speciale, è il futuro del tempo: è lo shabbat degli shabbat. Quel “quasi”, quella differenza tra tutti e molti giorni, è la finestra da dove guardare e vedere i cieli nuovi e la terra nuova».
Il Giubileo del 2025 rappresenta, allora, un’occasione per riflettere sul senso profondo dell’esistenza, della giustizia e della solidarietà, in equilibrio tra perdono e rinnovamento, tra passato e futuro, tra interesse individuale e bene comune.
In questa riflessione è utile partire da un approfondimento della dimensione economica e sociale dei Giubilei biblici che sono la radice del Giubileo cristiano. La tradizione biblica descrive il Giubileo come un anno in cui la terra riposa, i debiti vengono cancellati e ogni uomo e donna riconquista libertà e giustizia. Questo gesto simbolico è molto più di un atto religioso: è una visione audace di una società fondata sull’equità e sulla riconciliazione. Il Giubileo ci invita a rivedere le logiche ordinarie di potere e mercato, immaginando un tempo di vera fratellanza cosmica.
Il 25 gennaio, presso il Polo Lionello, attraverso le voci di esperti, momenti di confronto e sessioni tematiche, rifletteremo sul significato profondo del Giubileo e su come possiamo trasformarlo in una forza concreta per affrontare le sfide economiche, politiche e sociali del nostro tempo. La giornata è organizzata in collaborazione con l'Istituto Universitario Sophia.
PROGRAMMA
9.30-10.00 - Accoglienza partecipanti
10.00 – 13.00
Le radici economiche e bibliche del Giubileo e le implicazioni oggi a cura di Luigino Bruni, Professore ordinario di Economia Politica presso l’Università Lumsa
Debito ecologico. Una questione di giustizia e speranza a cura di Sr. Alessandra Smerilli, Segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale (da confermare)
La dimensione politica della speranza a cura di Pasquale Ferrara, Direttore Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.13.00 - Pranzo presso il Bar del Polo
14.30 – 15.30 - Sessioni tematiche di approfondimento:
- Giustizia e pace si baceranno. Il metodo Rondine, con Benedetta Sonaglia, PhD in Filosofia
- In debito o in credito. Fiducia, solidarietà, cittadinanza, con Paolo Bracaglia, Direttore Generale Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino
16.00- 17.00 Presentazione libro Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara di Assisi di Mons. Domenico Sorrentino e conclusioni
La partecipazione è gratuita ma occorre registrarsi QUI
Per il pranzo è richiesto un contributo di € 20,00 da pagare direttamente in loco.
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