Colíder e cofondatore di Cidades+B, Tomás De Lara è stato relatore principale del Forum nazionale sull'economia di comunione, dove ha parlato dell'importanza della comunione e del vivere in comunità.
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Il 21 e 22 ottobre, la rete Economia di Comunione si è riunita a Vargem Grande Paulista (SP) per ascoltare leaders, ricercatori e imprenditori che lavorano per un'economia più equa e rigenerativa. Tomás De Lara è stato il relatore principale dell'evento e ha condiviso la necessità di lavorare, ora, per un'economia rigenerativa e di comunione in tutto il mondo.
Colíder e cofondatore di Cidade+B, un'iniziativa globale del Movimento delle imprese +B, è membro del consiglio di amministrazione di Sistemas B Brasil e amministratore aziendale del Master PUCRS.
Per comprendere la presenza della comunione per la permanenza della vita, Tomas presenta il panorama secondo cui la vita sul pianeta Terra si rigenera da sola ed è guidata da una comunione di elementi e sistemi, allo stesso modo in cui l'universo compie una "danza cosmica" tra le sue parti e si connette per dare continuità al flusso astronomico. Così, recupera la comunione e la sua interferenza nella vita del pianeta e dell'economia.
Per comprenderlo meglio, vedere qui di seguito.
ECOLOGIA E COMUNIONE
"Un medico e cosmologo matematico, Brian Swimme, ha una frase che per me è geniale: 'La giornata dell'universo è la creazione della diversità, della soggettività e della comunione'. Nessuna tecnologia creata dall'uomo è più incredibile della tecnologia della vita, che è stata gestita all'interno della Terra in questi oltre 3,8 miliardi di anni di interdipendenza, coevoluzione e co-apprendimento".
Nell'ambito della biologia contemporanea, è possibile comprendere che nulla sulla Terra avviene da solo, isolato, tutto avviene da nicchie ecologiche. La stessa Linea di Karman, una linea concordata intorno al pianeta che definisce il limite tra l'atmosfera terrestre e lo spazio esterno, ha l'aspetto di una membrana. "E oggi, con il nostro processo economico, stiamo degradando questo sottile strato che protegge e armonizza tutto ciò che conosciamo come vita", sottolinea De Lara.
Secondo lui, tutta l'ecologia è il risultato dell'interdipendenza, della collaborazione, della comunione. Se la natura operasse in modo isolato, indipendente, senza interdipendenza, la vita sulla Terra non esisterebbe.
ECONOMIA DI COMUNIONE
Il termine Servizi Ecosistemici indica che il pianeta stesso svolge azioni di autocura, come l'impollinazione delle piante, l'aria pulita, l'acqua potabile e la mitigazione di condizioni meteorologiche estreme. De Lara sostiene che l'economia attuale contiene un errore di progettazione in quanto non riesce a funzionare in modo integrato, sistemico, come il pianeta, nonostante il fatto che sia l'ecologia che l'economia abbiano la stessa radice.
In etimologia, economia significa "gestione della casa" ed ecologia "studio della casa". Pertanto, un'economia non integrata con l'ecologia alimenta questo errore sistemico e fondamentale.
De Lara sottolinea che la natura ci insegna l'interdipendenza, l'adattamento, la rigenerazione e l'autogestione. D'altra parte, il nostro sistema economico vive l'errore di basarsi su una crescita infinita su un pianeta dalle risorse finite. Un altro problema, secondo il relatore, è che l'attuale processo economico genera degrado, è guidato da un'economia lineare, invece di avere un'economia circolare.
"La nostra agricoltura di oggi, che non è organica, è contro la vita. Dobbiamo svilupparci verso un'agricoltura a favore della vita".
Il Pannello Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) ha presentato che la curva di riscaldamento globale dovrebbe essere mantenuta a 1,5°C entro il 2050, ma la traiettoria è già a 2,4°C di riscaldamento, una cifra che presenta un impatto negativo estremo. "La sfida è molto grande e ci porta a pensare alla collaborazione e alla comunione come mai prima d'ora".
Nell'enciclica Laudato Si', Papa Francesco analizza la mancanza di consapevolezza in un futuro condiviso da tutti: "Questa consapevolezza di base permetterebbe lo sviluppo di nuovi costumi, atteggiamenti e stili di vita. Si apre così una grande sfida culturale, spirituale ed educativa che comporterà lunghi processi di rigenerazione". (Capitolo VI, 202)
UN CAMBIAMENTO: L'ECONOMIA CIRCOLARE
Il grande motore dell'economia del XX secolo era la generazione di valore per gli azionisti, mentre nel XXI secolo si assiste a un cambio di paradigma evolutivo del sistema economico, attraverso una nuova governance. Oggi la generazione di valore è per le parti interessate, cioè per tutti: clienti, fornitori, comunità, dipendenti, governi, concorrenza e natura.
"Se non pensiamo alla natura quando sviluppiamo i nostri prodotti e servizi, non stiamo generando un business che crei valore per il futuro, un valore che sia integrale, resiliente e sostenibile, nel senso di sostenersi a lungo nel tempo".
Un modo visivo per comprendere i cambiamenti che devono essere apportati è il modello Donuts Economy, realizzato dall'economista Kate Raworth (2016), che evidenzia nel diagramma i limiti planetari e la base fondante della società, cioè i diritti fondamentali che la società deve avere per la sua sopravvivenza, come si può vedere qui sotto:
All'interno di questo diagramma sono contenuti la maggior parte degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, che ribadiscono l'intensa partecipazione che il nuovo modo di pensare e fare impresa implica per il futuro del pianeta. Per De Lara, la sfida imposta è quella di uscire da un'Economia Lineare, basata sull'estrazione di risorse naturali, che produce, distribuisce e scarta dopo l'uso, per entrare in un'Economia Circolare, che si ispira al sistema della natura, dove non ci sono sprechi e c'è rigenerazione.
Per concludere, De Lara ha sottolineato i tre principi dell'Economia Circolare: eliminare i rifiuti e l'inquinamento fin dall'inizio; mantenere in uso prodotti e materiali; rigenerare i sistemi naturali. Il Sistema B, il Capitalismo Consapevole, Mondragon, l'Economia Solidale, l'Alleanza per l'Economia del Benessere, così come l'Economia di Comunione e molti altri movimenti stanno già lavorando per questi principi in tutto il mondo.
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