#EoF: le storie - Viory Janeo è tra i responsabili della Kalinangan Youth Foundation per formare giovani leader del bene comune
di Stefano Vecchia
pubblicato su Avvenire il 23/12/2021
«La prima volta ne ho sentito parlare da un collega dell’università dove insegno. Incuriosita ho visitato il sito di Economy of Francesco (EoF) e ho trovato interessanti gli argomenti dei workshop. Nonostante gli interventi fossero programmati per le 11 di sera nelle Filippine, ho deciso di partecipare per l’opportunità che offrivano di imparare da esperti nel mio stesso campo di studi e anche di allargare la mia rete di contatti e di incontrare coetanei con i miei stessi orientamenti e una profondo rispetto per le discipline economiche. A un certo punto del programma, EoF ha proposto la presentazione di progetti e studi. Ho deciso di provarci anch’io, in un tempo che per me era quello giusto dato che sto lavorando al dottorato di ricerca».
A parlare del suo incontro con l’Economy of Francesco è Viory Janeo, giovane docente dell’Università dell’Asia e del Pacifico con sede a Manila e tra i responsabili della Kalinangan Youth Foundation, organizzazione impegnata a formare giovani che aspirano a un ruolo di leader. Dallo scorso luglio anche parte dell’Accademia di Economy of Francesco. Il suo coinvolgimento in EoF è stato immediato e convinto. In uno dei primi incontri a cui partecipava chiese di far parte del gruppo incaricato di discutere il tema "Povertà e Miseria", traendone ispirazione per delineare un progetto sostenibile di rafforzamento della capacità che potesse contribuire ad affrontare la povertà nelle Filippine attraverso l’educazione finanziaria e la formazione di valori. «La mia speranza – ricorda – è sempre stata che i beneficiari potessero essere messi in grado, adeguatamente motivati, di puntare al miglioramento, condividendo con altri la conoscenza acquisita e così facendo attivando in ciascuno di noi lo spirito del bayanihan ("cooperazione" o "sforzo comune" nella nostra lingua)».
«La partecipazione a EoF ha influenzato positivamente la mia visione del mondo. Far parte di una comunità globale mi consente di imparare dalle esperienze di altri che operano in ambiti e situazioni diversi. Questo apre gli occhi sulla verità che le sfide che affrontiamo nel nostro Paese non sono una nostra prerogativa. Paesi ancora più sviluppati si trovano ad affrontare gli stessi ostacoli istituzionali che ci impediscono di raggiungere il nostro pieno potenziale come società. Oltre a ciò, io sono ispirata dalla determinazione dei partecipanti ad aiutare coloro che sono spesso trascurati e diseredati».
Interessante il rapporto che Viory Janeo individua tra scienza economica e fede che, se deriva dai suoi studi e dalla sua esperienza di insegnamento e di impegno sociale, trova conferma nelle iniziative di Economy of Francesco. «Il mio interesse per la matematica e la scienza, frutto degli studi superiori, ha anche influenzato la mia decisione di iscrivermi al corso di Economia industriale all’università dove attualmente lavoro. Qui ho sviluppato capacità sia tecniche, sia umanistiche che alla fine mi hanno aiutato a comprendere il potere dell’Economia come disciplina e la dimensione di come i concetti che avevo studiato influenzino le politiche e le preoccupazioni economiche nel mondo reale e in generale dell’umanità».
Da qui la piena comprensione che le scienze sociali hanno come fondamento una causa più elevata che le indirizza verso il bene comune. Può questa causa essere la fede? «Io la vedo così – precisa –, perché se alcune scuole di pensiero vedono la scienza e la religione come distanti se non antagoniste, personalmente sono arrivata alla convinzione che siano in realtà compatibili. Sono convinta che ogni impresa umana debba essere guidata da qualcosa che ha origine nella legge naturale e qui è dove, penso, scienza e religione si intersecano. Mentre l’economia sembra interessarsi soltanto a cifre indifferenti, il fatto che sia una scienza sociale indica che queste cifre alla fine hanno un impatto sulla società. In sintesi, tutto ciò che è umano dovrebbe essere innalzato a un livello più elevato definito nell’ambito della religione o della fede e i principi-guida della religione sono ciò che può rendere più umana ogni ricerca scientifica.»