Un corso di alta formazione per ripensare l'economia a partire dai beni comuni: 12 lezioni, 4 workshop interattivi e 700 iscritti in 55 paesi del mondo
fonte: Ufficio stampa The Economy of Francesco
Al via il prossimo 3 marzo The Economy of Francesco School, un corso online di alta formazione, promosso dal comitato scientifico di EoF, per approfondire i temi dell'Economia di Francesco a partire dai beni comuni. A tre mesi dall’evento internazionale voluto dal Santo Padre ad Assisi sono diverse le iniziative organizzate per animare il movimento globale The Economy of Francesco.
Il programma
Dodici lezioni e quattro workshop interattivi sui temi dei “beni comuni”: dalla pace all'etica della cura, dalle misurazioni multidimensionali della povertà alla salute pubblica, dai big data alla finanza etica. I docenti della scuola sono personalità di rilievo del mondo accademico, dell'impresa e della società: il Patriarca di Gerusalemme, Mons. Pierbattista Pizzaballa, che approfondirà il legame tra Pace, Fiducia ed Economia; lo storico medievale, Giacomo Todeschini, con una lezione dal titolo Ricchezza francescana: alle radici del pensiero economico francescano; e l’economista statunitense, Julie Nelson, che si focalizzerà sui grandi assenti del dibattito economico internazionale come l'etica della cura ed i commons. Interverranno tra gli altri: Cristina Bicchieri, Eve Chiappello, Robert H. Frank, Sabina Alkire, Alex Edmans, Ridhi Kashyap, Francis Dodoo, Jennifer Nedelsky.
Il programma completo e tutte le informazioni sono disponibili su: www.francescoeconomy.org
Quasi 700 persone iscritte ad oggi per partecipare alle lezioni in streaming da oltre 55 paesi tra cui Messico, Italia, Nigeria, Filippine, Portogallo, Stati Uniti, Argentina, Brasile, Cuba, Spagna, Cameroon, Cile, Perù, Sud Africa, India, Kenia, Corea. Studenti, economisti, imprenditori di tutto il mondo interessati a contribuire alla realizzazione di una nuova stagione di pensiero economico. Oggi l'economia è diventata la grammatica del linguaggio sociale ed è una priorità se si vuole cambiare il mondo.
«Economy of Francesco è oggi il più vasto movimento di giovani economisti e imprenditori diffuso in tutto il mondo: giovani impegnati per una economia nuova, all'altezza dei tempi nuovi. Il XXI secolo sta mostrando che i beni comuni, i beni relazionali e l’ambiente non sono più gestibili con la logica capitalistica. La sua razionalità basata sulla ricerca del benessere individuale non sa curare il pianeta, i beni che usiamo insieme e i rapporti umani» – ha dichiarato Luigino Bruni, coordinatore scientifico EoF che mercoledì 3 marzo terrà la prima lezione dal titolo "L'economia dell’ultimo tempo". «Con il terzo millennio – continua il professore Bruni - siamo entrati definitivamente nell'era dei beni comuni. Se continuiamo a sentirci proprietari e padroni della Terra, dell'atmosfera, degli oceani, continueremo soltanto a distruggerli. Dobbiamo, presto, imparare a utilizzare i beni senza esserne padroni, dobbiamo velocemente apprendere l'arte della gratuità, il principio dell’altissima povertà di Francesco d’Assisi: l'uso senza proprietà».
Per l'anno 2021, The Economy of Francesco offre un corso online avanzato chiamato "The Economy of Francesco School" per approfondire alcuni temi del magistero di Papa Francesco, le radici e le istituzioni economiche francescane e i temi dell’Economy of Francesco. «La formazione - affermano gli organizzatori della EoF School, Paolo Santori e Valentina Rotondi - è essa stessa un bene comune, forse tra i più importanti per capire e migliorare la nostra vita in comune. I seminari del corso si muoveranno tra il già e il non ancora: un'alta formazione sui fondamenti concettuali e pratici dell'Economia di Francesco restando aperta a nuove prospettive. Ai partecipanti diciamo: siate pronti ad apprendere ma anche ad elaborare ciò che avete appreso, così da diventare gli ambasciatori EoF del futuro».
La partecipazione alla The Economy of Francesco School è gratuita - Termine delle iscrizioni, 1° marzo 2021, tramite Google-form (qui)
Per contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.