Nel week end del 5-6 settembre lo staff al completo di The Economy of Francesco si è riunito al Polo Lionello: due giorni di intenso e fruttuoso lavoro insieme
di Francesca Giglio
Dopo il periodo di distanziamento fisico, lungo ma non passivo, lo scorso week end il Comitato Organizzatore di Economy of Francesco, lo staff interno e i referenti dei vari villaggi che ne animano il contenuto, si sono ritrovati in presenza al Polo Lionello Bonfanti, in provincia di Firenze, per proseguire nella struttura di questo importante incontro.
Dopo non facili considerazioni, visto il contesto di pandemia e l’impossibilità di raggiungere Assisi per tanti giovani iscritti -dei 5 continenti-, il team ha di recente comunicato a tutti i partecipanti ed ai media che l’evento sarà organizzato in forma on-line, garantendo la continuazione del processo già innescato nei mesi scorsi con analisi, lavori di gruppo, interviste, webinar, approfondimenti.
A fianco a loro, presenti qui al Polo, abbiamo conosciuto ed ascoltato anche altre voci dal resto del mondo, collegati via streaming (a loro volta, ambasciatori di altre migliaia di giovani coinvolti nel processo), tutti rappresentanti di una community giovane ed eterogenea, che si ritrova a lavorare insieme in nome di una mission comune e di una cittadinanza ecologica integrale: quella di riscrivere le regole del gioco in economia, agendo direttamente su di esse, non tanto riformando -e conservando così l’assetto esistente- ma trasformandolo radicalmente. “Recover, restore” sono i termini risuonati con intensità in ogni villaggio, pur declinati su registri differenti.
Gente innamorata dell’economia intesa come vita, speranza, giustizia, ma non soddisfatta di come essa è oggi, malata! Pertanto ha testa, mani e cuore in fermento, citando lo stesso Papa Francesco che ha convocato i giovani, per apportare azioni e modifiche a beneficio dell’intera società.
Pur nella forma digitale, l’incontro manterrà il suo approccio carico di profezia nelle sfere della teoria e della prassi economica e punta ad elaborare proposte concrete, popolari e mondiali, in nome di papa Francesco e di San Francesco. Oltre alla sostenibilità sociale ed ambientale, concetti ormai inflazionati, occorre considerare a monte anche quella antropologica che rimetta veramente al centro l’uomo e dia strumenti per prendersi autentica cura delle relazioni, delle transazioni economiche e della casa comune in generale.
Per garantire un coinvolgimento diffuso e proattivo che eviti di far seguire il collegamento in solitudine, magari dal divano di casa, si sta cercando di incoraggiare la dimensione territoriale, affinché i giovani possano riunirsi nelle proprie zone e condividere con una comunità, o almeno con un piccolo insieme, quello che è un progetto mondiale, elaborando outcome incisivi che guardino al presente e al futuro, perché Economy of Francesco di certo non termina a Novembre.
"Peggio di questa crisi, c'è solo il dramma di sprecarla" sottolinea il Papa, e questi giovani non hanno proprio intenzione di sprecare tempo ed energie, ma di attivare da subito il processo di cambiamento, andando ad intervenire alla radice delle ingiustizie sociali e mettendo in piedi una società più equa, inclusiva, in armonia col Creato.
Non ci sono dubbi che il loro lavoro sarà fecondo: l’entusiasmo, il calore, la concretezza che caratterizzano questo movimento, sono tali da gettare le premesse per un evento on line importante ed unico di questo 2020: l’anno ferito, l’anno di crisi estrema, ma anche l’anno di un’economia che se vuole, può ri-generare!