Organizzato da Economia di Comunione, si è svolto all'Avana nei giorni dal 10 al 12 gennaio 2020
di Fabio Reali
Hanno partecipato in oltre 80 imprenditori provenienti da diverse città dell’isola al III Incontro dell’Edc a Cuba: si è trattato di un pre-evento di Economy of Francesco che si terrà dal 26 al 28 marzo ad Assisi, una sorta di anticipazione di quello che Luigini Bruni, nel suo intervento iniziale, ha definito “una tappa storica perché unisce due grandi temi e passioni di Papa Francesco: i giovani e la sua sollecitudine per un’altra economia.”
Da Cuba ad Assisi, quindi, per iniziare un processo di cambiamento centrato su un nuovo paradigma di un' “economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda” (Papa Francesco).
Fabio Reali, consigliere AIPEC (Associazione Italiana Imprenditori Economia di Comunione) e un dottorato in corso all’Istituto Universitario Sophia, ha presentato la relazione "Economy of Francesco: a path to the human and fraternity of the economy", evidenziando il cuore del rapporto tra etica, mercato ed economia, che è alle radici della cristianità, quindi, antico, ma anche molto attuale. L'evento è proseguito con il contributo di Francisco Damián Morillas -sociologo all'Università dell'Avana-, Gilberto Papito Valladares -leader del Progetto ArteCorte-, e Darién Linsuaín -ricercatore e imprenditore-: in tutti è emersa la forte vocazione alla solidarietà naturalmente presente nei cubani, nonostante la mancanza di cultura imprenditoriale e di molte chance dal mercato. Il futuro della società cubana è nelle imprese che sono legate alla comunità e allo sviluppo locale. Il segreto è alzarsi ogni giorno e mettere la persona al centro, il grande capitale di questa nuova economia.
Nella seconda giornata, le sfide e le opportunità per lo sviluppo di un'impresa solidale con Armando Tortelli -imprenditore brasiliano pioniere dell'Economia di Comunione in Brasile-, Jhosvany Martínez -avvocato e imprenditore di ASES-, e Sergio Lázaro -professore e imprenditore-. Per poter affrontare e combattere le cattive pratiche, serve la vita, serve la testimonianza, questo l’accorato appello di Armando. E' seguito, l'intervento dell’imprenditore Malcom Calvo Llorella de Gestar su “Percorso di sviluppo di un'impresa solidale”, in cui sottolineava la grande instabilità giuridica attualmente esistente a Cuba a causa del costante econtinuo cambiamento delle norme giuridiche. Sergio Lázaro è quindi nuovamente intervenuto sul ruolo della tecnologia nello sviluppo delle imprese. Gli imprenditori cubani hanno accesso all'informatica, ma non usano le TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) per scopi commerciali e per il miglioramento della propria impresa. Si constata una bassa cultura in termini di gestione economica, pianificazione e analisi delle informazioni generate all'interno delle imprese.
Una circostanza inaspettata è stata la presenza e la partecipazione all’incontro di Nikolina Balen, della segreteria EdC Croazia e di suo marito Tomica Nenadic, in vacanza a Cuba: hanno presentato l’ esperienza dell'HUB EoC-IIN croato evidenziando l'importanza dei rapporti tra lavoratori e datori di lavoro e mostrando il potenziale che l'EdC ha dimostrato di avere in Croazia nei confronti delle crisi economiche e sociali.
Nell'ultima giornata l'imprenditore Rafael Betancourt ha prensentato la Rete Cubana di Economia Sociale e Solidale (ESS) e Responsabilità Sociale d'Impresa (RSE): si tratta di un gruppo di persone che appartengono a istituzioni universitarie, scienziati, organizzazioni non governative, cooperative, imprenditori, interessati a contribuire allo studio e alla realizzazione a Cuba dell'ESS e della RSE in termini di sviluppo locale sostenibile. Quindi l' imprenditore messicano Edc Luis Alonso Castellanos ha presentato una relazione sulle relazioni umane nell'imprenditorialità: 'innovazione relazionale' nella quale ha sottolineato l'importanza di creare una cultura della generosità produttiva basata sulla reciprocità, che è un contributo caratteristico dell'EdC. Infine, Jesus Petterson, imprenditore panamense pioniere dell'EdC, è stato invitato a condividere le sue esperienze personali su Edc negli oltre 29 anni dal suo inizio. “Dobbiamo avere la capacità di coinvolgerci nei dolori, nei problemi degli altri – ha affermato - non per lavarcene le mani e fare tre, quattro conferenze e andarcene. Dobbiamo essere accanto all’Edc di Cuba per camminare INSIEME.”
Il “ponte di fraternità” è rappresentato dall’Istituto “Padre Felix Varela”, dove Papa Francesco, nella sua visita all'isola nel 2015, incontrando i giovani ha detto: “... voi, giovani cubani, anche se la pensate diversamente, anche se avete opinioni diverse, voglio che siate accompagnati, insieme, in cerca di speranza, di futuro e di nobiltà della patria”. Con la sua proposta, questo Istituto è candidato a essere un potente costruttore di speranza.
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