di Camillo Pignata
pubblicato su AgoraVox Italia il 6/02/2017
Papa Francesco ha mosso un attacco deciso al sistema capitalistico con un intervento rivoluzionario, in cui ha suggerito il suo superamento, in discontinuità con la tradizionale dottrina sociale della Chiesa, che si si muove nel solco del sistema capitalistico.
Lo ha fatto nell'incontro con i rappresentanti di Economia di Comunione, un'esperienza internazionale promossa dal movimento dei focolarini, fondato da Chiara Lubich.
Ha denunciato il carattere idolatra del capitale e la sua ipocrisia: il denaro è importante perché da esso dipende il cibo, la scuola, il futuro dei figli, ma diventa idolo quando rappresenta il solo fine dell’uomo, di un’impresa o di un sistema.
È dunque idolatra il capitalismo, quando fa della ricerca del profitto il suo unico scopo. È ipocrita quando crea gli scarti, ma poi cerca di curarli per non farli più vedere.
Le società dell'azzardo, creano giocatori patologici, e poi finanziano campagne per curarli. Le compagnie aeree, inquinano l’atmosfera, ma poi piantano alberi per far vedere che compensano parte del danno creato.
Le imprese di armi finanziano ospedali per curare i bambini mutilati dalle loro bombe. Francesco non ha fatto solo una denuncia dei mali del capitalismo: ha tracciato le linee di un sistema alternativo.
Un sistema economico a misura d’uomo, non deve soltanto curare le vittime, ma costruire un complesso di regole ed organizzazioni, dove le vittime e i briganti siano sempre di meno, dove possibilmente, essi non ci siano più.
Il capitalismo conosce la filantropia, non la comunione. Ma il mondo ha bisogno di comunione, e non di filantropia. Il modo migliore e più concreto per non fare del denaro un idolo, è condividerlo, condividerlo con altri, con i poveri, per far studiare e lavorare i giovani. Per questo non sono sufficienti imprenditori filantropi, buoni samaritani. Per un un'alternativa ad un sistema economico «che uccide» e produce “vite da scarto” occorre i cambiare le regole del capitalismo.
L’alternativa è un sistema con un'economia che fa vivere, perché condivide, include i poveri, usa i profitti per creare comunione”.