Un’ora intensa e commossa fra gratitudine alla Commissione Internazionale Edc uscente e trepidazione per le ardue sfide che attendono quella appena insediata. Buon lavoro a tutti noi.
di Antonella Ferrucci
4 novembre 2021: siamo collegati in oltre 180 persone impegnate nell’Edc in tutto il mondo in un orario che permette a tutti di partecipare, chi alle prime luci dell’alba (Usa e America Latina), chi alla sera sul tardi (Filippine e Corea) chi –come in Europa o in Africa- nel pomeriggio. Il momento è molto atteso: la nuova commissione Edc internazionale appena nominata dalla Presidente del Movimento dei Focolari, si presenterà a tutti.
E’ Luigino Bruni a introdurre il nuovo team (vedi il video nell'immagine di anteprima) che è stato scelto secondo i criteri della rappresentanza delle generazioni, delle varie aree geografiche del mondo, della competenza e della passione per Economia di Comunione. Co-Responsabili della nuova Commissione Internazionale sono: Anouk Grevin (francese, docente di management all'Università di Nantes ) e Isaias Hernando (spagnolo, direttore generale dell’ azienda spagnola Fansa); gli altri membri della nuova commissione sono: Maria Helena Faller (brasiliana, docente universitaria, imprenditore sociale e presidente dell’Associazione Edc brasiliana Anpecom), Koen Vanreusel (belga, imprenditore EdC della Easykit e attuale presidente del Polo Lionello Bonfanti), German Jorge (argentino, imprenditore Edc della Dimaco), John Mundell (americano, imprenditore Edc della Mundell & Associates), Maja Calfova (slovacca, project manager e presidente della Cooperativa Francis and Friends), Sole Lim (coreana, imprenditrice EdC della SumSingDang) e Gloria Imumpaye (burundese, studentessa PhD in enterpreneurship all’ Istituto Universitario Sophia).
«La commissione - precisa Luigino Bruni- è fatta di persone di cui ho grandissima stima che saranno a servizio della realtà di Edc che vive nelle varie zone del mondo, secondo il principio della sussidiarietà, accompagnando le realtà vitali o dando qualche input se sarà necessario favorire la nascita di qualcosa di nuovo. L’Edc di oggi - continua Bruni- non è la stessa di 30 anni fa, quella degli utili condivisi secondo “un terzo, un terzo, un terzo”: quell’Edc -che è stata di per sé un miracolo perché ha permesso a migliaia di ragazzi di studiare, a famiglie di avere il necessario per vivere, per curarsi o una casa dove abitare-, sarebbe troppo poco oggi».
Le aspettative di Luigino Bruni per i prossimi 20 anni sono che EdC non resti quella che oggi è ma che – come nel la metafora del Regno dei Cieli del Vangelo- da seme si trasformi in un albero:
«perché Edc ha un senso oggi se continuerà a generare figli che portino ad una economia “nuova” senza che debba essere “nostra”».
Segue un giro di saluti da parte dei membri della Commissione uscente: Alberto Ferrucci, Luca Crivelli, Armando Tortelli, Teresa Ganzon, Benedetto Gui, Gian Maria Bidone. Gratitudine, gioia di lasciare in buone mani il dono di una eredità “pesante", disponibilità ad andare avanti insieme ma anche commozione, sono i tratti comuni degli interventi.
Poi i nuovi membri della Commissione si presentano a tutti. Gloria Imumpaye rappresenterà i giovani studiosi e il continente Africano con particolare attenzione agli incubatori aziendali EoC-IIN; Maria Helena Faller porterà il suo contributo avendo sempre uno sguardo speciale verso la povertà.
German Jorge fa riferimento alla propria vocazione Edc, nata nel ’91 a O’Higgins, presso la Mariapoli Lia. Lì sperimentò come la comunione davvero può risolvere la povertà e da quel momento ha sempre cercato di vivere Edc. «EdC oggi è dappertutto e si esprime come una inondazione. Dobbiamo renderci conto che oggi il mondo sta attraversando una fase di cambiamenti molto veloci e sarà grazie ai giovani che potremo non diventare obsoleti senza rendercene conto».
Koen Vanreusel, imprenditore Edc della primissima ora, curerà la realtà dei Poli Imprenditoriali e la formazione all’imprenditorialità. John Mundell continuerà a focalizzarsi sulla formazione dei giovani all’Edc, di cui si dice “appassionato”. Sole Lim rappresenterà l’Asia ed i giovani imprenditori.
Maja Calfova si dice commossa per la sacralità del momento che si sta vivendo insieme. Da sempre ha in cuore una sincera “curiosità” per quello che è Economia di comunione ed è questo che porterà nella nuova commissione.
Infine la parola ai due nuovi Co-responsabili. Anouk Grevin condivide la sua esperienza di questi ultimi mesi: ha accettato il nuovo incarico avendo compreso come sia possibile “spendersi per Edc” anche in una situazione di fragilità, se si ha fiducia nell’Unità di tutti, certa che “il peso” di questa eredità lo stiamo raccogliendo tutti insieme.
Interviene Isaias Hernando : «Edc è la vocazione che ha dato senso alla mia vita professionale e non solo. Anche se provo una sensazione di inadeguatezza perché la sfida è ardua, sento che è la vita ad avermi portato oggi qui. E’ evidente che l’umanità sta vivendo un momento molto critico in cui la fraternità e la comunione sono quanto mai necessari. Quello che ci viene chiesto oggi è una sorta di “passaggio alla vita adulta”, un progetto collettivo che ci porti a trasformare l’economia dal luogo di sfruttamento dei poveri della terra che è oggi, ad un in un luogo di salvezza, da luogo dell’immanenza a luogo della trascendenza». Il passaggio è forte e Isaias manifesta un po’ di commozione:
«Inizia una nuova tappa in cui all’ascolto del grido dei poveri e della terra dovrà accompagnarsi il dialogo con tutte le realtà dell’Edc presenti nei territori. E’ molto importante trasformarci in una organizzazione “vegetale” con responsabilità condivise, molto legata ai territori. Un dialogo che comincerà da subito con un programma di incontri con ciascuna delle realtà che compongono l’Edc (Poli, associazioni, commissioni locali… ma anche tutte le realtà nate in questi anni, EoC-IIN, Opla) e che avrà bisogno necessariamente del contributo di tutti.»
Nella lettera di nomina Margaret Karram ha descritto la nuova Commissione come composta da: «giovani membri competenti e sensibili alle nuove sfide che si stanno affrontando» e si augurava che : «… possano vivere un'esperienza di lavoro in sinergia e in piena collaborazione, dove le responsabilità sono pienamente condivise».
Le premesse perché questo accada, sembrano esserci tutte. Buon lavoro quindi alla nuova commissione e… a tutti noi.