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FLASHES OF LIFE - Proseguiamo il nostro viaggio nel mondo EdC andando in Argentina per conoscere un'altra storia di vita, il Progetto Domus.

Il Progetto Domus (in latino, casa) nasce come risposta alla sofferenza di tante famiglie argentine prive di una casa. Per molte di esse, la casa era una prospettiva talmente lontana dalla realtà da non osare nemmeno sognarla. Il progetto Domus nasce per queste persone, apre porte a relazioni reciproche, alla costruzione di case e alla dignità personale e sociale. 

Grazie al progetto partito dal comune di Lincoln (Buenos Aires), oggi 25 famiglie argentine vedono finalmente realizzato il diritto a possedere una casa propria; un sogno reso possibile grazie al progetto di autocostruzione partecipata di alloggi, avviato nel comune nel 2019. Case che portano "stampato sui muri" il desiderio di casa delle famiglie che ora le abitano. 

Sono vari i soggetti coinvolti: il progetto Domus è stato ideato da Caritas Argentina in coordinamento con il Ministero dello Sviluppo Territoriale e dell'Habitat della Nazione, nell'ambito del Piano Abitativo: "Casa Propia" (Casa propria) che promuove l'autocostruzione. Il Comune di Lincoln ha donato il terreno e le infrastrutture e ha affidato a Caritas la gestione del progetto, che tra i suoi obiettivi ha quello di promuovere una cultura dell'attenzione all'ambiente e della sostenibilità attraverso le energie rinnovabili, la responsabilità verso i rifiuti e la promozione di abitudini igieniche e lavorative. 

Le case sono costruite in modo da essere efficienti dal punto di vista energetico ma non solo: grande attenzione viene riposta al prendersi cura dei bisogni dei poveri ed a favorire l'integrazione socio-comunitaria dei futuri abitanti del quartiere.

La modalità utilizzata è lo "steel frame" o costruzione a secco: dopo le 25 famiglie che hanno costruito le loro case a Lincoln, lo faranno altre 30 a Bragado e altrettante a 9 de Julio, altre due città della regione. L'idea è che il quartiere sia l'espressione dell'ecologia integrale, quella che pensa alla cura della terra come habitat degno della famiglia umana.

Anche Edc da alcuni anni è coinvolta attivamente nel Progetto Domus tramite un gruppo di persone che a Lincoln ha lavorato instancabilmente al progetto di autocostruzione partecipata delle prime 25 case, tessendo una meravigliosa rete di relazioni reciproche tra le famiglie, gli istruttori, lo Stato, la Caritas e tutti gli attori coinvolti, dove non sono mancate le ferite, ma nemmeno le benedizioni.

«Molte famiglie avevano il sogno di una casa propria e noi siamo andati incontro a questo sogno, tessendo reti fraterne, legami di inclusione e impegno, per rendere questo diritto una realtà, con pianificazione, lavoro, dedizione, amore, idee e entusiasmo. Poi è arrivata la pandemia, però noi siamo andati avanti. E' commovente come oggi quel pezzo di terra è stato trasformato e con esso siamo stati trasformati tutti noi.»

Certamente ci sono state difficoltà ma le persone coinvolte hanno sempre ricominciato con più forza, con più amore perché stavano costruendo molto più che case: stavano costruendo cittadinanza, legami, reciprocità rapporti, ecologia.

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