Perché occorre cambiare molto per non perdere troppo
Luigino Bruni
Città Nuova, Roma, Giugno 2022
Collana "I Prismi - I Semi"
ISBN: 9788831175685
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Comunità è parola tornata centrale. Invocata nelle solitudini e nella malattia, cercata e agognata quando le “community” virtuali ci hanno sfinito e sentiamo il bisogno di respirare. I suoi legami caldi e forti ci chiamano e non ci lasciano in pace. La comunità sta però cambiando forme così rapidamente da non riconoscerla quasi più. Ecco perché qualsiasi futuro dell’esperienza spirituale e religiosa non può oggi fare a meno di ripartire da una profonda riflessione, onesta e radicale, sulla comunità, con il coraggio di spingerla fino alle sue estreme conseguenze. È quello che cerca di fare questo libro, che esplora la grammatica delle comunità, in particolare di quelle che nascono da carismi spirituali. L’autore suggerisce che nel XXI Secolo vivranno le comunità che sanno abitare sull’orlo del proprio precipizio. Perché una buona comunità carismatica nel XXI secolo può solo essere comunità fragile, che ogni mattina ringrazia i suoi membri di esserci ancora.
L’economista Luigino Bruni, dopo La distruzione creatrice (2015), Elogio dell’autosovversione (2017) e Il capitale Narrativo (2018) e I colori del cigno (2020) continua ad approfondire con l'Editrice Città Nuova il grande tema delle Organizzazioni a Movente Ideale.
Presentazione del libro da parte dell'autore
RECENSIONI:
28/12/2022 - Il Manifesto - Spirito mercantile, regola e governance di Marco Pacioni
29/01/2023 - Radio Inblu, La Biblioteca di Gerusalemme - Su "La comunità fragile", ampia recensione dal minuto 33.29 al minuto 42.27