Non c'è viaggio senza apprendimento, ma bisogna essere disposti a vedere ed a imparare: fatti ed emozioni che hanno segnato la mia carriera
di Rodrigo Apolinário*
fonte: edc Brasil
Mi considero un eterno apprendista! Negli ultimi sette anni, ho rafforzato la mia carriera imprenditoriale come facilitatore dell'imprenditoria sociale periferica, soprattutto attraverso i progetti sviluppati dall'Economia de Comunione e da varie organizzazioni partner. Un viaggio entusiasmante, pieno di obiettivi e della certezza che è possibile portare a compimento i talenti e collegare vulnerabilità e opportunità.
Una volta mi trovavo nell'interno del Ceará ("nord-est del Brasile"), in una comunità rurale piena di giovani che avevano visto molti dei loro amici della stessa età trasferirsi nel sud-est del Paese a causa della mancanza di opportunità nella comunità. Erò li per facilitare un workshop sull'imprenditorialità. Tra i giovani c'era un ragazzo, appena sposato e disoccupato, che aveva seguito un corso per parrucchieri e non aveva trovato alcun incoraggiamento, nemmeno dalla moglie, per avviare un'impresa e mettere in pratica ciò che aveva imparato. Ha osato, ha seguito il corso e ho visto da vicino un uomo che voleva cambiare la sua realtà. Dopo quella formazione, ha trovato delle strategie, ha creduto ancora di più in se stesso, ha aperto un salone nella sua comunità e ha trovato lo spazio per sostenere se stesso e la sua famiglia.
Esperienze come queste si sono sommate e mi sono reso conto di quanto la resilienza, o meglio la determinazione a voler cambiare la propria realtà, a beneficio di se stessi e della comunità in cui si vive, sia presente in persone provenienti da diverse parti del Brasile. Nel bel mezzo della pandemia, sono stato invitato a facilitare un follow-up via internet per le persone di una comunità vulnerabile nella città di Salvador (Bahia - nord-est). Lì, anche a distanza, ho potuto incontrare (sì, abbiamo avuto incontri pieni di vita!) molte persone di talento, di cui alcune "non si guardavano nemmeno nello specchio".
Un esempio è stato quello di un'imprenditrice, una mamma single, che produceva salatini e non si guardava allo specchio da molto tempo. Non conoscevo il suo atteggiamento, ma a un certo punto ho invitato i partecipanti, in uno degli incontri online, ad andare allo specchio più vicino, a guardarsi negli occhi e a esprimere alcune parole di amore per se stessi. Al ritorno dall'esercizio, mi disse che aveva trovato il coraggio di guardarsi negli occhi dopo tanto tempo. Da quel giorno si è aperta una nuova porta e una serie di altri eventi hanno trasformato questa donna in un'imprenditrice, che ha stimolato l'amore e l'autostima in molte altre donne della comunità.
Un'altra esperienza di apprendimento si è svolta a Manaus (Amazonas). Ho facilitato un workshop sull'imprenditorialità per più di 30 madri imprenditrici che vivono in un quartiere caratterizzato da situazioni di vulnerabilità socio-economica, tra cui donne con diverse realtà difficili. A un certo punto del workshop, una di loro ha raccontato che lavorava come manicure da più di cinque anni, ma che stava perdendo il gusto per questo lavoro e che il workshop aveva riacceso in lei la soddisfazione di lavorare in quel settore. In un altro momento, una delle partecipanti, una famosa cantante venezuelana emigrata in Brasile, ha mostrato che stava trovando strategie per l'imprenditorialità qui nel Paese, anche se non aveva fama e risorse nella nuova patria.
Guardando indietro a questo percorso, vedo che ho imparato molto, sono diventato più disposto a vedere la grandezza che esiste nella costruzione quotidiana della vita di tante persone e che la conoscenza, il tempo e le risorse condivise portano frutti che fanno sì che le vite e le comunità si rendano conto di avere dei talenti e di poter essere agenti di cambiamento all'interno di se stesse e del luogo in cui vivono.
*Rodrigo Apolinário è imprenditore e collaboratore tecnico dell'Economia di Comunione in Brasile.
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