Silvano Gianti, amico di tanti di noi, ci ha lasciato improvvisamente ieri sera a soli 63 anni. Non dimenticheremo mai la sua disponibilità, la passione verso gli ultimi e la sua autenticità priva di fronzoli. Grande amico dell'Edc, ha collaborato per molti anni col Gruppo Tassano di Casarza Ligure.
di Luigino Bruni
Ho conosciuto Silvano tanti anni fa e ho sempre conservato una bella amicizia con lui, pur sentendoci solo qualche volta. Silvano era tante cose, grande intelligenza (vedeva dentro) e grande umanità, condite entrambe da un finissimo humor, timido e delicato. Mi ha insegnato che scrivere non è una faccenda di tecnica né di studi accademici.
Silvano non era laureato in lettere, non aveva una formazione accademica, non aveva seguito corsi di scrittura creativa. Eppure sapeva scrivere bene, perché, in lui, la scrittura non era un’azione della penna o del pc ma un movimento del cuore, un ardore elementare. Si scrive intingendo la penna nell’inchiostro della propria carne; e se non si scrive così si produce solo vento, soffio, vanitas. Silvano sapeva raccontarci la vita sua e di chi incontrava ogni giorno perché girava per la città guardandosi attorno, con attenzione: e quindi vedeva, poi scriveva, ed era tutto vita. Anche per questo parlava a tutti e con tutti. Compresi i poveri, di cui era amico perché povero come loro. E continuerai a parlarci e a parlare ancora.
Ciao Silvano! Fai sorridere ora un po’ Dio e i Santi, te ne saranno grati, come noi te lo siamo per la bellezza e la gioia che ci hai donato quaggiù.