In 35, tra cui anche alcuni vescovi, hanno deciso di percorrere a piedi un tragitto di tre chilometri durante la Settimana sociale. Al progetto sono stati donati già oltre 4 milioni di passi: ecco come fare per aderire
di Luca Iacovone*
pubblicato su Avvenire il 10/07/2024
Un simbolico cammino di pace. Un percorso breve, di soli tre chilometri, ma carico di significato, che il 6 luglio ha portato un gruppo di 35 partecipanti alla Settimana sociale di Trieste dal Convention Center, sede dei lavori di gruppo dei delegati, fino allo stand di Economy of Francesco in Piazza Sant’Antonio Nuovo. Durante il tragitto, i partecipanti hanno camminato lungo la strada che costeggia gli hangar abbandonati del Porto Vecchio: un luogo spesso rifugio per migranti provenienti dalla rotta balcanica, ricordando così le condizioni difficili di chi cerca una vita migliore.
Giunti allo stand di Economy of Francesco, i camminatori hanno letto insieme la lettera che Papa Francesco ha indirizzato ai giovani economisti, imprenditori e changemaker il 1 maggio 2019: sono quelle da cui ha preso vita il movimento mondiale e che chiamano a un impegno comune. A seguire è stato letto e presentato il patto siglato tra i giovani e il Papa ad Assisi nel 2022. I partecipanti hanno quindi preso il testimone e si sono impegnati ad animare altri cammini Steps for peace nelle loro diocesi di appartenenza.
Come funziona l'iniziativa
Steps for Peace è un’iniziativa lanciata da Economy of Francesco che punta a coprire simbolicamente la distanza tra Assisi e Gerusalemme: 4.000 chilometri, circa 8 milioni di passi. I giovani economisti hanno ideato una campagna di crowdstepping in cui chiunque può partecipare donando i propri passi. Organizzare cammini per la pace in ogni parte del mondo è il cuore dell’iniziativa. Per validare i chilometri percorsi, è necessario organizzare un cammino insieme ad altri partecipanti, leggere insieme il patto siglato con Papa Francesco per un’economia del Vangelo e portare con sé una corda francescana, simbolo di economia disarmata. I passi possono poi essere inviati tramite il “donation form” presente sul sito francescoeconomy.org. Il progetto si ispira al cammino che portò all’incontro di San Francesco con il Sultano d’Egitto, un esempio di come sia possibile cercare la pace attraverso il dialogo. Allo stesso modo, Economy of Francesco intende camminare simbolicamente da Assisi a Gerusalemme, incarnando l’economia del Vangelo nelle sfide contemporanee.
Una metafora della pace e un cammino globale
Gli organizzatori sottolineano che l’obiettivo di Steps for Peace non sono gli 8 milioni di passi in sé, ma il cammino come metafora della pace. La sfida mondiale è un pretesto per coinvolgere migliaia di giovani nel mondo e stimolarli a compiere il primo passo verso la pace. La pace richiede la disponibilità di ciascuno a lasciare la propria posizione di partenza, sia essa un negoziato internazionale, un cambiamento nelle proprie abitudini di consumo o una maggiore consapevolezza della fragilità della natura.
Finora, passi per Steps for Peace sono stati donati da diverse parti del mondo: Bangladesh, Messico, Vietnam, Canada, Spagna, Brasile, Portogallo, Uganda, Italia e Giordania. La campagna, che ha già raccolto quasi 5 milioni di passi, si concluderà la prima settimana di settembre, quando i partecipanti alla EoF International Summer School cammineranno da Chiusi della Verna fino al Santuario delle Stimmate.
In ottobre, la corda francescana, che idealmente avrà attraversato i cinque continenti, sarà consegnata al Patriarca di Gerusalemme da una delegazione di Economy of Francesco. La delegazione incontrerà anche alcuni giovani israeliani e palestinesi, rendendo Gerusalemme un simbolo della “guerra mondiale a pezzi” denunciata da Papa Francesco. In questo modo, il cammino per la pace continuerà a svilupparsi, passo dopo passo, frammento dopo frammento, in un mondo che ha bisogno di riconciliazione e dialogo.
* Coordinatore della campagna Steps for Peace
Credits foto: © Luca Iacovone