#EoF: le storie - Olena Komisarenko ha lavorato in Cina e Vietnam e ha visto le condizioni terribili di lavoro di tanti operai. Poi l'approdo a EoF: «Abbiamo ricevuto una chiamata a restituire un’anima all'economia»
di Pietro Saccò
pubblicato su Avvenire il 03/10/2021
Olena Komisarenko ha visto da vicino quali possono essere i problemi reali generati dall’economia mainstream, quella dove la ricerca dell’utile è l’unica cosa che conta. Dopo le due lauree – una in Relazioni istituzionali e l’altra in Management delle organizzazioni – ottenute nel suo Paese di origine, l’Ucraina, è andata in Vietnam a lavorare come dirigente, per occuparsi dell’attività di controllo in un’azienda di proprietà bulgara che produce filati e maglioni per grandi aziende internazionali.
«Noi manager, soprattutto bulgari, indiani, ucraini e tedeschi, eravamo trattati molto bene. Ma in quella fabbrica lavoravano, in condizioni terribili, più 700 operai – racconta Olena –. Il prezzo dei maglioni, prodotti di fascia media, era quello delle loro fatiche. Vedere come vivevano queste persone era molto triste. La mia spinta a cambiare è partita da lì, dalle amicizie nate con operaie che avevano tre figli ma lavoravano 12 ore al giorno». Dal Vietnam si è trasferita a Pechino, dove insegnava inglese e ha incontrato un’umanità che raramente emerge dalle storie che ci arrivano dalla Cina: «Ho trovato persone molto più aperte di quanto ci si possa aspettare a un percorso di crescita personale anche spirituale. Non me lo aspettavo, in un Paese dove i movimenti cristiani sono così sotto pressione». Quindi è arrivata a Roma, dove ha ripreso anche gli studi. Oggi sta lavorando a un dottorato all’Angelicum sull’inclusione delle donne nel mercato del lavoro attraverso la comprensione interreligiosa come elemento del cambiamento del paradigma economico. «Mi interessa il ruolo del talento femminile in ambito economico che porta alla promozione della giustizia e della pace a partire dai luoghi di lavoro» spiega. Con questo tipo di approccio l’incontro con Economy of Francesco era inevitabile.
Olena ha iniziato a seguire questa esperienza per i suoi interessi di studio, considerata l’opportunità di incontrare di persona molti degli autori dei libri su cui si sta preparando. Poi è arrivato il lockdown e paradossalmente EoF si è trasformato in qualcosa di più grande: «Costretta in casa, senza poter uscire, ho avuto più tempo per dedicarmi a EoF. Lì ho trovato un gruppo di amici con cui condividere punti di vista su argomenti non mainstream. Sono nati incontri e riflessioni ricchissime, anche sull’esperienza della pandemia». A Economy of Francesco, Olena partecipa al Villaggio Women for Economy, offrendo il suo contributo di studiosa di questi temi. «Se supportato, il ruolo delle donne per la pace può dare un contributo alla crescita economica » spiega. Dall’appuntamento di Assisi si aspetta di incontrare di nuovo di persona gli amici conosciuti in questi mesi, e di lavorare assieme per aiutare il cambiamento dell’economia: «Dal Papa abbiamo ricevuto una chiamata a restituire un’anima all’economia. Il modello economico dominante non dà importanza alle persone, ma all’interesse personale. Occorre rimettere al centro dei ragionamenti economici il contributo delle persone per andare verso un’economia sostenibile, equa ed inclusiva».