Lo scorso 17 aprile, Benedetto Gui ha animato un workshop presso la Facoltà di Scienze Economiche e di Gestione Aziendale dell'Università Babes-Bolyai. Incuriositi e attenti i 40 studenti intervenuti
L’economia può e deve guardare a tutto l’essere umano, e alla natura. Questo il messaggio trasmesso dal workshop su “Economia Civile ed etica della vita economica” tenutosi lo scorso 17 aprile a Cluj, importante città universitaria della Transilvania, in Romania. Dietro di esso ci sono solide riflessioni, arricchite anche da recenti sviluppi della ricerca economica; ma ad attestare che davvero “si può”, sono le azioni quotidiane di una variegata moltitudine di soggetti economici che l’attenzione alla natura, alle persone, e alle relazioni tra di esse, ce l’hanno nel DNA.
Tra queste le imprese riunite nella rete dell’Economia di Comunione. È in gran parte a queste ultime che ha fatto riferimento il relatore, il prof. Benedetto Gui dell’Istituto Universitario Sophia, per corredare la sua relazione con esempi di pratiche aziendali virtuose, spesso controcorrente: di disponibilità a dare una seconda chance ad un dipendente licenziato per inadempienza; di privilegiare una clientela povera, ma bisognosa di credito per uscire dalla povertà, ad una più agiata per raggiungere la quale era necessario scendere a compromessi; di rispetto della persona umana anche nel concorrente; o di investimento nel contenimento delle emissioni per convinzione, e poi magari ricavarne un risparmio di costi di dimensioni inaspettate al momento dello shock russo sul prezzo del gas.
Promotore dell’evento il Decano Răzvan V. Mustață della Facoltà di Scienze Economiche e di Gestione Aziendale dell'Università Babes-Bolyai, prima classificata in Economia e in Management tra le università rumene, insieme al Centro di Studi Patristici e di Letteratura Cristiana Antica della stessa UBB. Alla base di questa inusuale collaborazione l’intenzione del decano, condivisa con il dott. Claudio Tutu, ricercatore e documentarista del Centro e sacerdote greco-cattolico, di arricchire di contenuti etici e valoriali la formazione degli studenti di discipline economiche, che altrimenti rischia di poggiare su una visione troppo semplice delle aspirazioni e delle capacità dell’essere umano. Il workshop, che ha visto la presenza di una quarantina di studenti incuriositi e attenti nell’intervallo libero tra le 13 e le 14, è un incoraggiante inizio.