Ritratti di imprenditore

Seconda video intervista della serie «Flashes of Life & Roots»: ne è protagonista l'imprenditore statunitense "pioniere" dell'Economia di Comunione John Mundell

Quale è lo scopo del progetto Flashes of Life & Roots? Se abbiamo cercato deciso di intervistare una serie di imprenditori "pionieri di Edc" è per raccogliere le "perle preziose" contenute nelle esperienze di quelle persone che, in diverse parti del mondo e in diversi contesti culturali, hanno risposto in modo radicale a una vocazione comune: quella di dare vita -con la propria vita- all'Economia di Comunione.

Le storie dei pionieri sono frutti dello stesso albero, nutriti dalle stesse radici... Conoscere le loro storie ci permette di assaporare quanto diverse possano essere le espressioni della stessa vita, con forme diverse ma un aroma comune. L'intento di questa serie di interviste è quindi quello di nutrire e incoraggiare coloro che, nel presente e nel futuro, si sentono chiamati a mettere in pratica l'Economia di Comunione con la propria vita. Vale a dire, frutti che diventano semi per generare nuova vita nelle sue molteplici espressioni.

Il secondo protagonista della nostra serie di interviste è lo statunitense John Mundell, da Indianapolis (Indiana) che ha condiviso con noi la sua ricca esperienza di vita EdC all'interno della sua impresa di ingegneria ambientale la Mundell: John ci ha raccontato della sua coraggiosa scelta di lasciare un ottimo lavoro per iniziare -in mezzo a tante difficoltà- la sua impresa di Edc e tanti momenti della vita intensa di questi 29 anni; dal rapporto speciale con l'imprenditore Edc John Welch, a quello con i senzatetto che trovava davanti alla porta del suo ufficio la mattina, dall'amore per la natura ed il pianeta (che oggi lo ha portato a lavorare per la Laudato Sì di Papa Francesco) a quello per ognuno dei suoi dipendenti e per gli oltre 80 giovani che presso la Mundell hanno effettuato uno stage, potendo conoscere una realtà di Economia di Comunione vissuta.

«Che cos'è per me l'economia di comunione? È la realtà concreta di trasformare il mondo in un luogo pieno di equità, pieno di relazioni che non vedono barriere, che non vedono differenze tra le culture. Si tratta di creare un unico pianeta in cui siamo tutti coinvolti. Siamo tutti interconnessi. Siamo tutti consapevoli l'uno dell'altro come fratelli e sorelle.

Non sono sicuro che questa sia una buona spiegazione, ma è la mia, oggi. Non si tratta solo di imprese. Sembra che non dica molto sull’economia di comunione, solo una piccola cosa. Ma è molto di più. E’ uno stile di vita. E’ lo stile di vita che assumiamo nelle nostre famiglie: come spendiamo, in cosa spendiamo, cosa scegliamo di fare con i nostri soldi, a chi coinvolgiamo nella nostra vita.

Quindi è molto più grande. La cosa che mi piace di più è che abbiamo un mix di teoria e praticità. Abbiamo persone che ci pensano, che pubblicano su questo tema e persone come me che cercano di viverlo e di metterlo in pratica nella vita quotidiana. E abbiamo bisogno di tutti per realizzarlo.»