#EoF: le storie - La statunitense Charlotte Japp: anziani e giovani sembrano non riuscire più a parlarsi, ma il dialogo è essenziale
di Maria Gaglione
pubblicato su Avvenire il 02/03/2020
Un giovane sorridente, camicia e blue jeans, che guarda in camera. Sguardo intelligente e divertito. Accanto, un anziano signore, appoggiato ad un bastone, sta parlando con grande intensità. Il sito di CIRKEL mostra questa immagine e una frase: closing the generational loop. Charlotte Japp, 29 anni è il CEO di CIRKEL, una rete intergenerazionale che attraverso eventi e incontri, punta a creare e sostenere le relazioni fra generazioni diverse.
“Connessioni che stanno diventando sempre più rare nel nostro mondo dove anziani e giovani sembrano non riuscire più a parlarsi” ci confida Charlotte. Queste relazioni hanno invece, secondo la giovane imprenditrice statunitense, un valore inestimabile perché consentono alle persone di imparare le une dalle altre e crescere a livello personale e professionale. La storia di popoli e tradizioni ce lo insegna. Noi l’abbiamo forse dimenticato o sottovalutato. “Finora, abbiamo realizzato moltissimi eventi in tre città degli Stati Uniti, incidendo sulla vita di oltre 2000 persone tra i 21 ei 96 anni”.
Charlotte ci racconta di aver avuto fin da ragazza una grande passione per lo studio. “Da adolescente partecipavo ogni estate a viaggi studio in Germania insieme ad altri giovani di tanti paesi del mondo”. Formazione gesuita, Charlotte ci trasmette la sua passione per la storia, l’arte, la teologia, le lingue e la letteratura che ha studiato in “un bellissimo campus in cima a una collina. In quegli anni è maturata in me una certezza: volevo fare della mia vita un dono per gli altri. I miei studi di ricerca hanno poi riguardato un ambito molto particolare: la così detta economia della terza età”. La dinamica demografica è oggi una delle sfide globali più importanti. Negli ultimi decenni la popolazione mondiale è cresciuta rapidamente, è diventata più longeva ed è aumentata la disuguaglianza tra le diverse fasce di età. Accanto ad alcuni fattori che incidono negativamente sulle dinamiche economiche e sociali (aumento dei costi sanitari, carenza di profili professionali e di servizi finanziari per gli anziani, sostenibilità dei sistemi pensionistici) la così detta Silver Economy offre importanti potenzialità, in termini di erogazione di servizi sanitari, di offerta di beni e servizi per la terza età. Non solo. C’è un altro aspetto importante da considerare. Rafforzare il legame tra le generazioni ha un valore economico oltre che sociale, importantissimo. Le generazioni devono imparare a conoscersi. Se da una parte esiste una difficoltà di comunicazione tra i due mondi, gli interessi di giovani e anziani si toccano in realtà frequentemente e se considerati insieme possono avere ricadute positive perfino sull’economia, come dimostra CIRKEL.
Il network sta contribuendo a creare sostenibilità economica affrontando il divario di conoscenza tra le generazioni. Attraverso il tutoraggio intergenerazionale, CIRKEL sta costruendo una forza lavoro multigenerazionale che beneficia delle competenze dei lavoratori più anziani e più giovani. Charlotte ci condivide un esempio semplice: “Ricordo che dopo aver ascoltato una donna anziana parlare di inclusività nel settore della moda, un giovane stagista musulmano ha trovato il coraggio di parlare con il capo designer di una famosa casa di alta moda. E in seguito a quel colloquio, è stato assunto! CIRKEL sostiene che la conoscenza e l’esperienza di ogni persona non vada sprecata e persa ma valorizzata e condivisa. Le persone anziane offrono tutoraggio e lezioni di vita ai giovani mentre i giovani forniscono competenze tecniche e aggiornamenti su tendenze e innovazioni. Questo scambio mantiene le persone anziane impegnate socialmente e più a lungo. I risultati dei sondaggi con cui monitoriamo l’impatto delle nostre attività mostrano una ripercussione reale positiva sulla vita di chi partecipa al nostro network a partire dalla (ri)-scoperta del valore di sé. Quando un amico, lo scorso maggio, mi ha passato il link con la lettera di Papa Francesco e ho letto quel testo che ci invitava a costruire un futuro "sostenibile e inclusivo" in cui "nessuno è lasciato indietro", mi sono sentita chiamata. CIRKEL mette in atto un modello di business che coinvolge tutte le fasce di età per condividere conoscenze messe a disposizione della crescita personale di ciascuno e di tutti. Diversamente dall'attuale sistema "a somma zero", credo davvero che una nuova economia possa costruirsi sui pilastri dalla condivisione, inclusione e sostenibilità. E che giovani di tutto il mondo si siano sentiti chiamati dall’appello di Papa Francesco è già un segno di grande speranza”.
Un’alleanza che in qualche modo si è venuta già a creare tra questi giovani e Francesco, sentito da tanti come amico e punto di riferimento etico. In fondo The Economy of Francesco è anche una storia di generazioni che si chiamano e si parlano. Unite per ascoltarsi a vicende, vicine, compagne di viaggio per rispondere alle tante sfide di oggi e di domani.