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#Covid-19 e EdC - Brasile: la salute e l'integrità dei dipendenti prima di tutto
Life Safety, azienda che opera nel mercato nautico e marittimo fornendo servizi a 360° nell'ambito della sicurezza, di fronte alla pandemia ha rapidamente elaborato un piano d'azione che mette al primo posto la salute e l'integrità dei dipendenti e dei fornitori.
di Cibele Lana
pubblicato su Anpecom il 09/04/2020
Anpecom ha intervistato Diógenes Monteiro, fondatore e CEO dell'azienda Life Safety e amico dell'Economia di Comunione.
Diogenes, in che modo la sua azienda è stata colpita dalla crisi del coronavirus?
«Dal punto di vista economico non abbiamo avuto un grande impatto grazie alla grande varietà dei nostri prodotti e servizi, che ci assicura un piccolo fatturato in diversi segmenti. I processi sono diventati più lenti e richiedono più tempo, ma non abbiamo smesso di svolgere tutte le nostre attività. Penso che la crisi che stiamo vivendo sia un'opportunità per mettere alla prova la nostra creatività, l'adattamento, la flessibilità e l'impegno, requisiti minimi richiesti agli imprenditori».
Può dirci come la cultura e i valori dell'azienda hanno inciso rispetto alle decisioni che avete dovuto intraprendere in questo momento rispetto a dipendenti e fornitori?
«La nostra azienda ha dovuto adattarsi al nuovo contesto, e siamo riusciti rapidamente a mettere l'80% dell'intero team a casa a lavorare in smart working, e solo io e pochi dipendenti siamo rimasti al lavoro ogni giorno, con le dovute protezioni. All'inizio di marzo abbiamo messo in quarantena le persone del gruppo di rischio, distribuendo a tutti maschere, guanti e prodotti per l'igiene come álcool in gel e clorexidina 0,2%.
Manifestiamo la nostra solidarietà anche agli autisti delle aziende di trasporto che ci fanno visita durante la settimana e distribuiamo loro prodotti per l'igiene e mascherine (tra queste alcune che abbiamo acquistato con un'altra azienda EdC).
Infine, anche se finanziariamente potevano essere buone opportunità, abbiamo rifiutato alcuni servizi che avrebbero messo i nostri dipendenti a rischio di contagio, perché la nostra priorità è la vita dei nostri dipendenti. Parlo ogni giorno, sia con i dipendenti del gruppo a rischio che con gli altri responsabili, per sapere cosa ne pensano, se hanno difficoltà economiche, se si alimentano bene, e cerco di aiutare soprattutto i più vulnerabili».
Il suo incontro con Economia di Comunione è molto recente. Cosa ha suscitato in lei?
«Ho conosciuto EdC solo l'anno scorso, partecipando ad un congresso. In quell'occasione sono stato toccato ascoltando l'esperienza degli imprenditori Edc presenti perchè mi ha confermato che non stavo impazzendo: gli atteggiamenti che la mia azienda ha assunto negli ultimi anni sono infatti pienamente in linea con i vari movimenti di imprenditorialità sostenibile e anche con l'EdC.
Rispettiamo i nostri dipendenti, creando un ambiente organico in cui tutti sono essenziali per il funzionamento della nostra organizzazione. Come posso quindi escludere una parte del nostro corpo senza subirne le conseguenze? Alcuni mi chiedono se sopravviveremo e io rispondo con fiducia di sì, che abbiamo la responsabilità di mantenere tutti i posti di lavoro, di continuare a relizzare utili senza sacrificare i nostri dipendenti, e andremo avanti, confidando in Dio per essere strumenti di provvidenza per le persone bisognose che ci chiedono risorse, cibo, protezione e conforto».
Quale messaggio daresti agli altri imprenditori di fronte a questa crisi?
«Dico alle aziende che dobbiamo avere fede perché, se è vero che raccogliamo quello che seminiamo, se il raccolto non è buono, questo non significa che dobbiamo arrenderci. Dobbiamo andare avanti, preparare il terreno per i nuovi semi. È sempre il momento giusto per cambiare i nostri atteggiamenti, come l'egoismo, il consumismo, l'orgoglio, tra gli altri difetti, che ci allontanano dal Creatore.
La porta della mia azienda è sempre aperta a tutti coloro che bussano per qualsiasi cosa e, per quanto possibile, cerco di aiutarli. Questo è ciò che consiglio di fare anche agli altri».