Luigino Bruni
Vita e Pensiero, Milano, 2014
Collana "Transizioni"
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Di lavoro oggi si discute molto, principalmente riguardo alla sua profondissima crisi e alle scelte politiche che dovranno sanarne le drammatiche emergenze. Ma il lavoro non ha soltanto a che fare con la produzione di ricchezza e benessere materiale: esso ‘fonda’ la Repubblica italiana, come recita l’articolo 1 della nostra Costituzione, e soprattutto fonda tutti noi, che siamo veramente cittadini perché lavoriamo, lavoreremo, abbiamo lavorato (o perché non possiamo lavorare pur volendolo fare).
Spesso, in questo parlar molto del lavoro, ci si sofferma troppo, se non esclusivamente, sui suoi aggettivi – precario, dipendente, autonomo, nero… – mentre viene elusa la domanda decisiva: che cosa è il lavoro? Su questo riflette qui Luigino Bruni, esplorando i temi del lavoro non sotto forma di un trattato sistematico, bensì con felici escursioni tra la vita e la teoria, senza mai perdere di vista la valenza fondativa del lavoro nella vita umana.
Ecco allora la ripresa in questa prospettiva della lunga storia del lavorare degli uomini e delle donne, fino al rapido tramonto delle forme del lavoro contadino e poi di quello della fabbrica, dove si erano condensati secoli, se non millenni, di storia di arti e mestieri, di professioni e abilità. Un tramonto dopo il quale non si intravede ancora con chiarezza quale sarà il futuro delle nuove forme di produzione di beni e servizi: se una modalità più umana e umanizzante o invece il ritorno di una dipendenza quasi servile, una sorta di neo-feudalesimo. E poi, l’attenzione alle realtà giovanili, schiacciate tra la fine dei mestieri e la chiusura dei mercati, eppure miniere di speranza che la scuola e la formazione possono ancora far fiorire. E infine, la rilettura sotto una nuova luce delle ‘parole’ del lavoro: a cominciare da charis, ‘gratuità’, passando per oikonomia, la vera ‘economia’, cioè il bene comune domestico, per arrivare a ‘festa’, la dimensione autentica del lavoro come lo intende Bruni, vale a dire la produzione all’interno della dimensione relazionale e simbolica, della fraternità e del dono reciproco.
Luigino Bruni (1966) è professore ordinario di Economia politica presso l’Università Lumsa di Roma. Coordinatore del progetto Economia di Comunione del Movimento dei Focolari, scrive su diverse testate giornalistiche, tra cui «Avvenire». Si interessa in particolare di temi quali l’economia civile e l’etica economica, argomenti a cui ha dedicato molti libri, tra i quali Civil Happiness (2006, premio ai Templeton Enterprise Awards), La leggerezza del ferro. Un’introduzione alla teoria economica delle organizzazioni a Movente Ideale (Vita e Pensiero 2011, con A. Smerilli), The Genesis of the Ethos of the Market (2012), Le nuove virtù del mercato nell’era dei beni comuni (2012), Economia con l’Anima (2013).
Rassegna Stampa:
Cattolica News, 02/07/2014 - Perchè siamo fondati sul lavoro
Il Blog del Mandarino, 18/07/2014 - Fondati sul Lavoro
Benecomune.net, 24/10/2014 - Bruni, Fondati sul lavoro
Nella fertilità crescse il tempo, 24/08/2018 - Luigino Bruni, “Fondati sul lavoro”