La partecipazione all'undicesima edizione nazionale della prima e più grande fiera in Italia del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata a Milano da Terre di mezzo
di Andrea Penazzi
3 giorni, 52.200 visitatori, 550 espositori, 400 relatori, 6.000 studenti (di 300 classi di ogni ordine e grado coinvolte), questi alcuni numeri. Il gusto della fiducia, questo il filo rosso dell’edizione 2025. Anche in tempi di incertezze, timori, sospensioni si può essere in tanti cercatori di senso e motori del cambiamento verso un futuro più sostenibile (socialmente, economicamente ed ambientalmente), un futuro più giusto.
L'Economia di Comunione, insieme in particolare a Città Nuova ed EcoOne Ecologically United, ha partecipato (in collaborazione con l'Associazione Le Due Città APS) alla ventunesima edizione nazionale di 'Fa’ la cosa giusta!', la prima e la più grande fiera in Italia del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Come presentato in “Rho (MI), 14-16/03/2025: anche Edc partecipa a «Fa' la cosa giusta!»” pure quest'anno ha partecipato nell'intento di esprimere simbolicamente tutte le realtà legate all’Economia di comunione, italiana - AIPEC, Polo Lionello Bonfanti, AMU-Azione per un mondo unito, Città Nuova, MECC – Microcredito per l’economia civile e di comunione, Lionello Bonfanti odv, Istituto Universitario Sophia, OPLA-Osservatorio sulla Povertà Leo Andringa, SEC-Scuola di Economia Civile. - e mondiale.
Il nostro spazio (nell’area Cultura e Partecipazione) per tre giorni è stato animato da tante persone (più di quaranta) del territorio ma anche da molte giunte da varie parti d’Italia (dalla Sicilia alla Toscana, dal Lazio al Piemonte e all’Emilia-Romagna) a cui va un rinnovato speciale reciproco ringraziamento.
Uno spazio che è stata un’opportunità di incontro e di scambio di esperienze, di percorsi e di progetti tra noi, con i visitatori, con gli altri espositori. Uno spazio caratterizzato dallo stand di Città Nuova e da quello di Borgo Monti, per così dire a nome di tutte le aziende espressione dell’EdC e - grazie a Rossano Orsini - arricchito anche dalla presenza di una mostra-vendita delle opere di Ciro (di Loppiano, la cittadella internazionale del Movimento dei Focolari vicino a Firenze), un artista che trova ispirazione negli oggetti scartati che hanno la vocazione di trasformarsi in qualcos’altro, salvati all’impatto del consumo.
Spazio che ha previsto anche un’area in cui poter svolgere la maggior parte degli appuntamenti da noi proposti per il “Programma Culturale” (altri tre incontri sono stati ospitati in due piazze della fiera e nella grande Arena). Come EdC - oltre all’edizione speciale di EdClab, "laboratorio socio-economico" di studio e di scambio di idee/esperienze sull’economia civile e di comunione che dal 2014 si vive in Lombardia (con Simona Moreni, Guido Morelli, Marco Poma e Andrea Penazzi) – abbiamo proposto, assieme a Città Nuova, un appuntamento dal titolo “Quando l’economia (ri)scopre il bene comune” - con la moderazione del giornalista Paolo Bricco (Il Sole 24 ORE) - che ha riscosso grande partecipazione di pubblico, grande attenzione. L’economista Stefano Zamagni ha dato il senso generale dell’economia civile. Sandra Della Bella (EdiC spa società benefit) ha condiviso l’esperienza del Polo Lionello Bonfanti (è stata anche l’occasione per segnalare le tappe del Premio Startup "Giovanni Bertagna" 2025); Marco Piccolo (imprenditore, socio AIPEC) ha raccontato con entusiasmo il proprio impegno professionale e umano per “essere motore di cambiamento, abbracciando una visione inclusiva, rigenerativa e orientata al bene comune”.
E sempre con Città Nuova questi altri appuntamenti:
- Liberare persone e famiglie dalla schiavitù del debito, con Carlo Cefaloni insieme a Pietro Basile (Libera Lombardia), Luciano Gualzetti (Consulta nazionale antiusura) e Alessandra Furlotti che ha potuto condividere l’esperienza delle iniziative SlotMob a Milano dal 2013 in poi;
- Il vicolo cieco della corsa al riarmo. L’urgenza di una politica
industriale di pace (insieme ad Altreconomia, Weapon Watch, Rete Italiana Pace Disarmo) con Carlo Cefaloni, Duccio Facchini, Alessandro Volpi, Carlo Tombola e Miriam Giovanzana un'intensa ora con moltissimi partecipanti nella Piazza Terre di mezzo per condividere come l'Italia è "tra i primi 10 esportatori mondiali d’armi (anche a Paesi in guerra e che violano i diritti umani, in contrasto con la legge 185/90 che vuole essere resa inefficace da una riforma al voto definitivo della Camera)", come "una politica industriale trasversale ha dismesso settori d’avanguardia in campo civile per favorire la filiera bellica, con effetti recessivi sul sistema economico ma anche come “la Rete WarFree di imprese attive in Sardegna, il rifiuto di caricare armi dei portuali del Calp di Genova e il divieto di ricerca sulle armi espresso dall’Università di Pisa sono segni di resistenza per la costruzione, già in atto, di un laboratorio permanente di politica industriale di pace”;
- Fiducia del consumatore e alimentazione: per un futuro sostenibile, l'equità sociale e la salute umana, un dialogo - per consumatori e produttori - tra l'agronomo (che si occupa di controllo e certificazioni volontarie di qualità) Pierluigi Gatti e il nutrizionista Daniele Signa con l’obiettivo di rispondere al tema del benessere del singolo e di ogni abitante del pianeta, rispettando la natura e tutte le specie viventi;
- Contro l’economia che uccide. Cambiare la rotta, il tema dell’apparente intangibilità di un sistema della finanza globale che imprigiona interi popoli alle catene della diseguaglianza e di come trasformare il debito in speranza nel tempo del Giubileo, con Carlo Cefaloni, Riccardo Moro (Istituto di Diritto Internazionale della Pace ‘Giuseppe Toniolo’) e Maria Costa che ha condiviso il percorso avviato nel 2025 con il Circolo di Comunione "Nel cuore della finanza".
E ancora, due momenti in cui i protagonisti sono stati alcuni adolescenti, i Ragazzi per l'unità (Coloriamo la città!), e l’Associazione Arcobaleno (Società plurale e nuovi cittadini. L’esperienza dell’Associazione Arcobaleno di Milano attraverso testimonianze) da quarantadue anni impegnata nell’inclusione sociale dei migranti e nel dialogo con le comunità etniche.
Inoltre, grazie al contributo – come EcoOne Ecologically United – di Elena Cantarella, Thalassia Giaccone, Francesco Mazzarella giunti appositamente a Milano dalla Sicilia – abbiamo potuto:
- -andare alla scoperta della foresta sommersa di alghe giganti che si trova nello Stretto di Messina (La foresta sommersa di alghe giganti: relazioni di cura e sostenibilità per le popolazioni native mediterranee);
- -raccontare del rapporto profondo che si crea tra l’opera e il suo creatore (Liberi di muoversi. Storie di marionette e marionettisti tra emozioni e spiritualità);
- -esplorare il ruolo della comunicazione relazionale come leva per la trasformazione sociale perché non si limita a denunciare i problemi, ma promuove soluzioni e coinvolgimento collettivo (Comunicare per custodire: fiducia e relazioni per un mondo sostenibile).
E, ancora, l’incontro con Elena Cantarella e Letizia Palmisano in tema di condivisione, prestito, riutilizzo, riciclo, riparazione, ricondizionamento: parole d’ordine di una nuova economia e di una nuova arte visiva (Riuso: buone prassi, creatività, economia ed arte a tutela dell’ambiente).
Infine due occasioni speciali gli incontri con i complessi musicali internazionali giunti da Loppiano del Gen Verde (i molto partecipati “a tu per tu con” del pomeriggio di sabato) e del Gen Rosso (un talkshow - moderato la domenica nel grande spazio dell'Arena da Giorgia Bresciani, giornalista di Radio inBlu - che ha consentito di mettere in luce le esperienze e le storie della band, dei loro tour e progetti dal cuore dell’Italia fino agli angoli più remoti del mondo, incluso l’ultimo affascinante viaggio in Mongolia).
Abbiamo contribuito anche al Progetto Scuole (che ha coinvolto in tutto 6.000 studenti, di 300 classi di ogni ordine e grado). Partecipatissimi venerdì 14 aprile i cinque laboratori a cura di EcoOne Ecologically United.
Occorre a tal proposito citare che nell’ambito di Fa’ la cosa giusta! si è realizzata anche l’ottava edizione di Sfide. La scuola di tutti con oltre cento appuntamenti di formazione per gli insegnanti e la comunità educativa.
Per concludere, almeno una citazione alle altre due aree speciali dentro la fiera:
-Social Cohesion Days (il festival dedicato alla coesione sociale);
-Fiera dei Grandi Cammini (l'appuntamento nazionale per gli appassionati e per le istituzioni).
E proprio anche il nostro cammino continua ora verso il 2026, e come sempre la comunità EdC di Lombardia/NO/VB (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.) è a servizio per una possibile nuova partecipazione.