Obbiettivo: il rafforzamento delle comunita' locali, per la gente, il pianeta e il futuro; risultato: una infusione di ottimismo e l'assunzione di tanti impegni concreti
di Antonella Ferrucci e Minka Fabjan
Oltre 100 persone da Croazia e Serbia con alcune singole rappresentanze da Bosnia e Erzegovina, Macedonia, Slovenia, Slovacchia, Messico, Filippine, Portogallo e Italia, hanno partecipato lo scorso 2 marzo alla giornata di Prophetic Economy che si è svolta a Križevci, presso la Mariapoli Faro. L'evento è stato il frutto degli intensi contatti costruiti dall' EdC Croata con alcuni changemakers locali con i quali si era interagito negli ultimi mesi di preparazione dell'evento Prophetic Economy: una ventina le persone presenti per la prima volta, tutti impegnati in attività per un progresso sostenibile, la municipalità di Križevci rappresentata con l'Assessore alla Cultura, per conto del Sindaco.
Nei giorni precedenti si era svolto l'incontro dei partner dal Progetto Sycamore, tra i quali il Polo Lionello Bonfanti di Loppiano, il Polo Giosi Guella dal Portogallo, AIPEC, Nuovi Orizzonti e Formamentis. Sono stati giorni ricchi e intensi di lavoro, scambi, consigli, conoscenze e approfondamenti, la costruzione di nuovi importanti contatti e una straordinaria preparazione per la giornata su Prophetic Economy.
La mattinata del 2 marzo è stata aperta dai Ragazzi per l'Unità che con una efficace performance, hanno contrapposto alla situazione tragica della nostra società attuale fonte di un pessimismo "nero" (guerre, rifugiati che non sanno dove andare, morti in mare, mancanza di lavoro o lavoro sottopagato...) la speranza del tanto positivo "bianco" presente oggi nel mondo (persone che si occupano della natura, intere comunità che hanno accettato i migranti, persone che lavorano per il bene comune...) concludendo con un: "Guardate questa sala!". Rebeca Gomez ha proposto quindi una sintesi molto efficace sull'esperienza di Prophetic Economy del novembre scorso e Fabio Reali ha spiegato perche è necessaria –oggi- una nuova economia.
E' seguita la presentazione di alcuni change-makers croati: Bruna Taribi ha parlato di agricoltura rigenerativa, Robert Pašičko di Crowfunding academy e dei cambiamenti che possono scaturire dal finanziamento condiviso, Teo Petričević di ACT, il primo consorzio d'imprese sociali ha spiegato cosa è l'impatto sociale e come gestirlo e infine Nenad Maljković di Ecolise, ci ha detto cosa può comportare il creare una comunità di professionisti ed esperti. La mattinata si è conclusa con la presentazione dei giovani del progetto Zero Hunger e con l' invito ad aderire all'iniziativa di Greta Thunberg dei Fridays For Future per la giornata del 15 marzo.
Si avvertiva in sala una gioia particolare, una sorta di ottimismo: "Eravamo tutti sorpresi, quasi sbigottiti della qualita' della mattinata" (Pietro Isolan). "Vi assicuro che non esistono in tutta la Croazia giovani cosi! Sono meravigliosi! Mi metto a raccogliere 500 firme per il 15/3 per aderire al loro progetto" (Zoran Scala, conduttore di Radio Rijeka e attivista del cambiamento climatico). "Da tre anni ormai ci conosciamo attraverso internet..ma oggi, grazie a voi finalmente ci incontriamo" (Teo Petričević e Robert Pašičko).
Nel pomeriggio una carellata di esperienze concrete: Summerjob in Slovenia (attività dei giovani per i poveri), "Amo Križevci" – fondazione per lo sviluppo locale e solidarietà, iniziative di un gruppo di cittadini di un quartiere a Zagabria per il bene comune - l' Associazione Vestigiumi, produzione del aceto biologico portata avanti dai giovani per i poveri in Vojvodina, l'iniziativa di consumo critoco In to the LABel in Italia, il Progetto Sycamore e le scuole di economia sociale, azioni nelle scuole di progetto Leaving peace e l'esperienza personale di co-governance. Di seguito si sono svolti vari workshop (agricoltura sostenibile, digitalizzazione e progresso sostenibile, educazione per un progresso sostenibile, produzione di detersivi ecologici, Canvas model-comunion update).
Abbiamo concluso la giornata col desiderio di continuare la collaborazione su questi temi e con un elenco degli impegni presi da ciascuno per arrivare ad un cambiamento concreto nella vita quotidiana. Fra questi: parlare nelle scuole di queste tematiche, proporre alla scuola di agraria un nuovo percorso legato all' agricoltura biologica, verificare se la nostra Cittadella Faro è impostata con criteri eco-sostenibili, inserire anche i ragazzi nel progetto di Caritas, adottare il consumo critico... A giugno ci ritroveremo per verificare i frutti di questi impegni.
Radio Križevci ha realizzato un servizio sull' evento nel quale ha sottolineato che il congresso è il frutto dell'impegno dell' Associazione EdC croata nel promuovere il cambiamento dei trend mondiali, promuovendo azioni in favore della società, delle persone, del pianeta e del futuro.
Nel frattempo, i primi frutti che si possono registrare: due partecipanti all'evento (un'insegnante ed una sua alunna di scuola superiore) hanno organizzato insieme lo sciopero sul clima dello scorso 15 marzo a Križevci e l'Associazione Edc croata è stata invitata assieme ad altri soggetti impegnati nell'ambito delle energie rinnovabili all'evento“The future Quarts“, una campagna per coinvolgere tanti piccoli investitori per la realizzazione di una centrale fotovoltaica.