Quando un bellissimo progetto da perseguire diventa l'occasione per sperimentare la forza creativa di un gruppo di lavoro basato sull'ascolto, il rispetto delle opinioni di tutti, la collaborazione ed il “thinking out of the box”. E' una "esperienza per la vita" quella che si portano a casa i 4 ragazzi della Prometeo Summer School, svoltasi nelle scorse settimane a Philadelphia.
di Ilaria Zilio
Controlli all’aeroporto superati, cinture di sicurezza allacciate, i partecipanti alla terza Summer School indetta dal progetto “Prometeo” sono pronti per tornare in Italia: chi a Roma o Napoli, chi a Savona o Vicenza. Sono trascorse in un baleno le tre settimane che hanno visto protagonisti Martina Mataldi, Mariano Manzi, Irene Saràe Ilaria Zilio, che alla Sbarro Health Research Organization di Philadelphia hanno proseguito la progettazione di “Make It Green”. L’iniziativa, nata nel luglio del 2017, è incentrata su un videogioco in realtà virtuale per sensibilizzare gli adolescenti alle tematiche del rispetto ambientale e dell’economia circolare, e in particolare quest’anno il tema cardine è stato il riuso. Infatti, è ormai forte e sentita la tematica del “reuse, reduce, recycle”, in particolare negli Stati Uniti. Il riuso è la pratica che mira a risolvere a monte il problema dell’eccessivo inquinamento causato dalla plastica, spingendo le persone non solo a riciclare in maniera corretta, ma anche ad acquistare prodotti e seguire comportamenti che non producano rifiuti. Quante bottiglie di plastica, quanti bicchieri da caffè, quante buste della spesa utilizziamo ogni giorno, gettandole via una volta che non ci servono più? Quali alternative esistono in commercio, e quante di queste sono alla nostra portata quotidianamente?