Al via oggi a Davos la cinquantesima edizione del Forum economico mondiale. Quattro giorni di incontri, eventi, conferenze stampa sul tema scelto quest’anno: “Stakeholder per un mondo coeso e sostenibile”.
di Maria Chiara Biagioni
pubblicato su Agensir il 21/01/2020
“Non mi aspetto molto da questo club che ormai conosciamo tutti. Non è certo Davos il luogo dove si prendono decisioni su questioni così importanti, come quella della povertà e del clima. A Davos si celebrerà la liturgia della religione capitalistica, una grande fiera. Se veramente volevano fare cose importanti, andavano decise a Madrid, alla Cop 25, summit che però è fallito”. È spietato l’economista Luigino Bruni nel valutare i possibili esiti delle discussioni che prenderanno il via oggi a Davos, per la cinquantesima edizione del Forum economico mondiale. Quattro giorni di incontri, eventi, conferenze stampa sul tema scelto quest’anno: “Stakeholder per un mondo coeso e sostenibile”. Sono presenti 53 capi di Stato e 600 esponenti delle élite mondiali che controllano finanza e poteri globali. Bruni, docente di Economia politica alla Lumsa, è stato scelto da Papa Francesco per coordinare il Comitato scientifico internazionale che sta organizzando ad Assisi l’incontro “The Economy of Francesco” in programma dal 26 al 28 marzo.