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Economia di Comunione

Persone e imprese che attivano processi di comunione.

Idee e pratiche per un agire economico improntato alla reciprocità e all’accoglienza.

Un ambito di dialogo e di azione per chiunque voglia impegnarsi per una civiltà più fraterna guardando il mondo a partire dagli esclusi e dalle vittime.

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L’Aipec incontra Papa Francesco per i 25 anni dell’Economia di Comunione

Il presidente Livio Bertola ha consegnato al Santo Padre a Roma un album fotografico

pubblicato su TargatoCN il 13/02/2017

170204 Udienza Papa 22 ridPrimo storico incontro ufficiale tra l’Aipec (Associazione italiana imprenditori per un’Economia di Comunione) e Papa Francesco, sabato 4 febbraio a Roma, nell’ambito dell’evento svoltosi nell’Aula Paolo VI in occasione dei 25 anni dell’Economia di Comunione, nel corso del quale il Santo Padre ha incontrato 1.200 imprenditori di 54 Paesi del mondo aderenti al percorso economico lanciato nel 1991 in Brasile dalla fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich.

Per l’occasione, il presidente dell’Aipec, l’industriale cuneese Livio Bertola, insieme al segretario generale Giulia Di Piazza, hanno consegnato a Papa Francesco l’album fotografico "Aipec: persone e aziende al servizio del bene comune", contenente statuto, codice etico e resoconto degli eventi che hanno visto l’Aipec protagonista negli ultimi mesi di attività.

È stata una giornata storica, resa unica dal sincero interesse che Papa Francesco ha manifestato per il percorso economico che stiamo facendo – ha commentato Livio Bertola di ritorno da Roma - . Da lui è arrivata una forte spinta ad andare avanti sulla strada aperta 25 anni fa da Chiara Lubich e le tre raccomandazioni che ci ha fatto su denaro, povertà e futuro ci hanno dato nuova consapevolezza dell’importanza di continuare a seminare nel mondo germi di economia e di comunione. Due parole che, ci ha ricordato il Santo Padre, ‘la cultura attuale tiene ben separate e spesso considera opposte’. Come ci ha detto Luigino Bruni, economista e coordinatore internazionale dell’Economia di Comunione, ‘se decidiamo di guardare il mondo insieme a poveri e scartati, non possiamo restare sul piedistallo, dobbiamo scendere nell’agone, accanto alle vittime, combattere per loro, con loro.’”

L’Aipec nasce nel 2012 a Incisa Valdarno (Firenze) nell’ambito di “LoppianoLab”, dall’esigenza di dar vita ad un organismo strutturato in rappresentanza di tutti gli imprenditori e gli operatori del mercato italiano che si ispirano ai valori dell’Economia di Comunione. Gli aderenti all’associazione pongono come valore aggiunto del proprio modo di vivere e di lavorare la cultura del dare, nella convinzione che solo mediante una rivoluzione culturale è possibile uscire da questa crisi economica e di valori e riequilibrare la distribuzione della ricchezza. Tra gli obiettivi principali che si propone l’associazione: la condivisione delle esperienze e la conoscenza reciproca tra gli associati; la formazione di aziende e uomini che pongono alla base del loro operare la cultura del dare; la creazione di nuove imprese votate al bene comune, capaci di contribuire all’edificazione di un sistema economico e una società umana di “comunione”, vera parola chiave e ispiratrice di tutta l’attività. Fondata da poche decine di imprenditori, oggi l’Aipec conta su circa 400 soci ed è presente in 10 regioni diverse.

Tra i suoi soci onorari ci sono il fondatore di Slow Food Carlo Petrini, l’economista Stefano Zamagni e l’ideatore del Sermig Ernesto Olivero.

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